Russia: Isis, Nato, economia
Tiberio Graziani

Tiberio Graziani, Presidente dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), esprime il suo punto di vista su alcuni dei temi geopolitici internazionali più controversi che riguardano la Russia: dall'unione economica euroasiatica all'intervento militare in Siria a supporto di Assad; dalle presunte campagne a sostegno dei partiti antieuropeisti alle sanzioni economiche contro la Russia dell'Unione Europea.

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Se l'Unione economica euroasiatica è un tentativo di integrare le varie economie dell'ex blocco sovietico analogamente ai paesi europei, la federazione russa non intende il suo compito di integrazione da un punto di vista egemonico, come in passato è stato con l'Unione Sovietica. Le sanzioni economiche provocano sempre dei problemi non tanto agli Stati e ai governi quanto alle popolazioni e esacerbano le conflittualità tra le varie popolazioni. Gli importanti legami economici e culturali che legano i paesi europei alla Russia devono prevalere su alcune situazioni diciamo contingenti. La campagna contro la Russia sul finanziamento dei partiti antieuropeisti rientra in un discorso di tensione tra Stati Uniti e Russia. Tuttavia, anche se fosse vero che la Russia finanzia veramente i partiti antieuropeisti, ciò sarebbe una risposta tardiva alle cosiddette rivoluzioni colorate, avvenute nei paesi del blocco sovietico dell'est europa e innescate dagli Stati Uniti, e all’espansionismo della Nato nell'europa dell'Est. L'intervento militare russo contro l'Isis, nel medio lungo periodo, ha lo scopo di stabilizzare e contenere una situazione di collasso dell’intera area Medio Orientale.