Nr. 267
Pubblicato il 25/10/2023

Colpo di Stato in Niger, vantaggio per la Russia

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Il 27 luglio 2023 la Guardia presidenziale del Niger, un’unità d’élite dell’esercito, ha messo in atto un colpo di Stato e deposto il presidente Mohamed Bazoum. Al termine dell’azione militare, il generale Abdourahmane Tchiani si è autoproclamato nuovo leader del Niger, mentre il presidente Bazoum è stato arrestato con l’accusa di alto tradimento. Per i militari della Guardia presidenziale, il colpo di Stato è la risposta a una serie di problemi economici, di sicurezza e di corruzione che a loro dire attanagliano il Paese. Il Niger è un alleato fondamentale dell’Occidente nella lotta al terrorismo islamico e nella gestione dei flussi migratori, e la preoccupazione principale dei governi occidentali è che possa avvenire quanto già visto nei vicini Burkina Faso e Mali, i cui governi golpisti hanno stretto alleanza con la Russia di Vladimir Putin. Nonostante la condanna pubblica del golpe da parte di Mosca, sono in molti a temere una possibile alleanza e a sospettare di un coinvolgimento diretto nel colpo di Stato del Gruppo Wagner, la compagnia militare privata legata alla Federazione russa.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

Nonostante la condanna pubblica del golpe da parte di Mosca, sono in molti a temere una possibile alleanza e a sospettare di un coinvolgimento diretto nel colpo di Stato del Gruppo Wagner, la compagnia militare privata legata alla Federazione russa.
01 - La Russia può sfruttare il colpo di Stato in Niger per espandere la sua influenza nel Sahel

La Russia è in grado di sfruttare il colpo di Stato in Niger per espandere la sua influenza nella regione del Sahel, ricca di uranio e crocevia di flussi migratori.

Il colpo di Stato non favorisce Mosca, in quanto il Niger collabora sia con l’Europa che con la Russia.

02 - Il Gruppo Wagner non trarrà vantaggio dal golpe in Niger

In seguito del tentativo fallito di marciare su Mosca del 24 giugno 2023 e dopo la morte del leader Evgeny Prigozhin, il Gruppo Wagner è fortemente indebolito e non potrà estendere la sua influenza in Niger.

La Wagner potrebbe sfruttare la crisi politica in Niger per prendere il controllo di altri territori del continente africano.

 
01

La Russia può sfruttare il colpo di Stato in Niger per espandere la sua influenza nel Sahel

FAVOREVOLE

Secondo diversi studiosi, la Russia è in grado di sfruttare il colpo di Stato in Niger per espandere la sua influenza nella regione del Sahel, ricca di uranio e crocevia di flussi migratori. È di questo parere il giornalista Filippo Del Monte, che si occupa di geopolitica con particolare attenzione al continente africano. Anche la ricercatrice dell'Istituto Affari Internazionali Francesca Caruso è convinta che Mosca possa sfruttare la situazione a suo vantaggio, visto che nella regione ci sono Paesi che chiedono la sovranità e una maggiore autonomia rispetto alla Francia. Il giornalista Giorgio Ferrari, corrispondente per “Avvenire”, sostiene che l’unica missione della Russia in Africa sia quella di accaparrare territori e risorse, estendendo così il suo potere. Per Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica e responsabile relazioni istituzionali Med-Or, il colpo di Stato in Niger è parte della più ampia strategia russa di destabilizzazione della regione e di ingerenza nelle dinamiche africane.

CONTRARIO

La Russia, sospettata di aver avuto un ruolo nel colpo di Stato in Niger, si è pubblicamente unita al coro di condanna e ha chiesto la liberazione del presidente Bazoum. In un messaggio televisivo, il ministro degli esteri Sergey Lavrov ha dichiarato che il golpe è incostituzionale. Lauriane Devoize, ricercatrice presso l'European Council on Foreign Relations, ritiene che il colpo di Stato non favorisca Mosca in quanto il Niger collabora sia con l’Europa che con la Russia. Secondo Mario Giro, docente di relazioni internazionali e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, la Russia è diventata l’alibi perfetto. Per Giro, in realtà, le capacità di Mosca di condizionare gli eventi nella regione del Sahel sono ridotte. Abdourhamane Ide, ex vicepresidente di M62, movimento che da anni si batte contro la presenza straniera in Niger e che ha organizzato le manifestazioni in sostegno dei golpisti, ha fornito la propria analisi spiegando che la volontà dei nigerini è di liberarsi dal controllo e dallo sfruttamento dei francesi e degli americani.

 
02

Il Gruppo Wagner non trarrà vantaggio dal golpe in Niger

FAVOREVOLE

Secondo molti analisti, il colpo di Stato in Niger favorirà il Gruppo Wagner, già presente nella regione del Sahel. Per il segretario di Stato USA Antony Blinken, la Wagner potrebbe sfruttare la crisi politica per prendere il controllo di altri territori del continente africano.
A confermare l’interesse del Gruppo Wagner sul Niger è stato l’ex leader Yevgeny Prigozhin, alcuni giorni prima di morire in un incidente aereo. In un’audio pubblicato su Telegram, Prigozhin affermava che la giunta militare golpista avrebbe potuto chiamare la Wagner in qualunque momento. Anche il presidente del Niger Mohamed Bazoum, detenuto dopo il golpe militare, ha espresso le proprie preoccupazioni sulla presenza del Gruppo Wagner negli Stati confinanti.

CONTRARIO

Secondo diversi studiosi, il Gruppo Wagner non estenderà la sua influenza in Niger dopo il colpo di Stato militare. Questo perché risulterebbe fortemente indebolito a seguito del tentativo, fallito, del 24 giugno 2023 di marciare verso Mosca e dopo la morte dello storico leader Evgeny Prigozhin, avvenuta due mesi più tardi in un incidente aereo. Secondo Mario Giro, docente di relazioni internazionali ed ex viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, i media occidentali lanciano messaggi allarmistici sulla Russia e sulla Wagner privi di riscontri oggettivi. Per Alexande Dunaev, esperto del Russian International Affairs Council (Riac), l’ipotesi più credibile dopo la morte di Prigozhin è quella dello scioglimento del Gruppo Wagner. L’ex capo della Cia, Leon Panetta, è invece convinto che i mercenari verranno arruolati e integrati negli apparati dell’esercito russo. Anche David Gendelman, analista militare indipendente, è certo che il governo russo voglia decapitare il gruppo di mercenari.

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