Global Compact for Migration
FAVOREVOLE O CONTRARIO?
Il Global Compact for Migration, patto globale per la migrazione, è il primo accordo intergovernativo, preparato sotto l'egida dell’UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), per coprire tutte le dimensioni della migrazione internazionale in modo globale e completo.
Il Global Compact for Migration – così come il suo correlato, il Global Compact on Refugees, approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU il 17 dicembre 2018 – trova la sua origine nella Dichiarazione di New York per rifugiati e migranti, sottoscritta il 19 settembre 2016 da 193 Paesi, tra i quali l’Italia. Il Global Compact for Migration è stato adottato ufficialmente durante la conferenza intergovernativa tenutasi a Marrakech il 10 e 11 dicembre 2018. Alla conferenza non hanno partecipato tutti i 193 Paesi che avevano sottoscritto la Dichiarazione di New York, infatti, la sottoscrizione è stata fatta da 164 Paesi. I primi ad abbandonare le trattative sono stati gli USA di Trump, seguiti da Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia. Altri Stati, come l’Italia, hanno rinviato la decisione a data da destinarsi (Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia e Svizzera). In Italia, la mancata partecipazione alla conferenza e la decisione di attendere un voto parlamentare sul Global Compact for Migration hanno generato tensione politica. Una parte del M5S, infatti, è favorevole all’adesione dell’Italia, mentre la Lega di Matteo Salvini è fermamente contraria.
IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:
Il Global Compact for Migration, è il primo accordo intergovernativo, preparato sotto l'egida dell’UNHCR, per gestire la migrazione a livello internazionale. E’ stato discusso ufficialmente durante la conferenza intergovernativa tenutasi a Marrakech il 10 e 11 dicembre 2018. L’Italia, ha rinviato la decisione a data da destinarsi con una parte del M5S, favorevole, contrariamente alle Lega.
Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno espresso il proprio disappunto per la mancata partecipazione dell’Italia alla conferenza di Marrakech. È il caso di Roberto Fico e di Gregorio De Falco, che hanno preso le distanze dagli alleati leghisti. Anche molti esponenti del Partito Democratico si sono schierati a favore; si sono espressi positivamente anche Laura Boldrini (Leu) e papa Francesco.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono opposti con fermezza all’adesione dell’Italia al Global Compact for Migration. Il leader della Lega ha impedito che l’Italia partecipasse alla conferenza di Marrakech per l’adesione al patto. La Meloni ha definito folle il patto sulle migrazioni dell’Onu. Anche il saggista Diego Fusaro, lo ha definito come l’ennesima vittoria del “globalcapitalismo”.
L’Italia deve firmare il Global Compact For Migration per non rimanere isolata
Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno espresso il proprio disappunto per la mancata partecipazione dell’Italia alla conferenza di Marrakech. È il caso di Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, e di Gregorio De Falco, ex senatore M5S, che hanno preso le distanze pubblicamente dalle posizioni degli alleati di governo leghisti. Per entrambi è necessario che l’Italia aderisca al patto. Anche il Partito Democratico si è schierato contro la decisione del governo di disertare la conferenza. Molti politici del Pd sono intervenuti sulla questione, tra questi l’eurodeputata Cecile Kyenge, il capogruppo alla Camera Graziano Delrio, l’ex premier Paolo Gentiloni. Hanno parlato in termini positivi del patto dell’Onu sulle migrazioni anche Laura Boldrini di LeU e papa Francesco.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono opposti con fermezza all’adesione dell’Italia al Global Compact for Migration. Il ministro dell’Interno e leader della Lega ha di fatto impedito che l’Italia partecipasse alla conferenza di Marrakech per l’adesione al patto. Il leader politico di Fratelli d’Italia è forse il politico che più si è esposto pubblicamente sul tema. La Meloni ha definito in più di un’occasione folle il patto sulle migrazioni dell’Onu, perché andrebbe ad annullare tutti gli sforzi fatti dal governo per arginare “l’invasione”. Al di fuori della politica, anche il saggista Diego Fusaro ha criticato duramente il Global Compact, definito come l’ennesima vittoria del “globalcapitalismo”.