Celibato sacerdotale nella Chiesa cattolica d'Occidente

Il celibato imposto oggi non ha più senso, deve essere liberamente scelto

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PRO\VERSI

Lo scorso maggio 2014 ventisei donne hanno scritto a Papa Francesco, donne accomunate da un elemento in particolare: tutte avevano una relazione con un sacerdote. In questa lettera chiedevano al papa di revocare l'obbligo del celibato, rendendolo facoltativo, e di permettere che i preti che vivono spesso queste relazioni in modo clandestino potessero farlo alla luce del sole. Ferma restando l'impossibilità che un sacerdote ordinato possa accedere al matrimonio, perché la condizione presbiterale è ritenuta superiore a quella matrimoniale e che dunque in certi casi occorre semplicemente una dispensa pontificia che però impone di lasciare l'ufficio sacerdotale, la “conversione” della Chiesa deve avvenire “a monte”. Occorre che la gerarchia abolisca la legge sul celibato che rendeva invalide le ordinazioni di uomini già sposati. In questo modo coloro che, pur avendo una famiglia, vogliono diventare ministri del culto, potranno farlo. Il rifiuto della sessualità che, come sostiene il teologo Vito Mancuso nell’articolo Il matrimonio è un diritto anche per i preti postato sul sito internet www.vitomancuso.it il 19 maggio 2014, aveva caratterizzato una certa fase della storia della Chiesa, deve oggi essere riscoperto per dare nuova linfa vitale alle vocazioni.


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