Secondo il premio Nobel per l'economia, Joseph Stiglitz, la costruzione dell'eurozona, che manifesta sin dall'inizio difetti strutturali nelle regole e nelle istituzioni, ha portato depressione economica e divisione politica. L'euro deve fronteggiare problemi insormontabili. In Europa i paesi guida non sembrano voler modificare le regole, diminuendo le divergenze per far funzionare l'area euro: la Germania rimane contraria ad una politica di trasferimenti di risorse all'interno dell'unione.
Per salvare il progetto europeo e riportare l'Europa alla prosperità, è necessaria una transizione morbida fuori dall'euro, con un divorzio amichevole, possibilmente passando ad un sistema di “euro flessibile”, vale a dire un euro forte del nord e un euro più soft del sud, ridenominando tutti i debiti in euro come debiti in “euro del sud”. L'euro flessibile è una strategia per incorporare i progressi già effettuati in materia di integrazione economica, fornendo lo spazio per riforme orientate ad una maggiore cooperazione e ad una rinnovata solidarietà politica.