Celibato sacerdotale nella Chiesa cattolica d'Occidente

La legge canonica impone un obbligo che va contro la dignità delle persone

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PRO\VERSI

Il celibato quando viene scelto liberamente è un grande dono per tutti. Ma non può diventare un obbligo ciò che si costituisce invece come un dono dello Spirito Santo. I due doni, che nel linguaggio della Chiesa vengono chiamati “carismi”, quello della chiamata al sacerdozio e quello del celibato, sono e devono restare distinti: è possibile vivere una vita consacrata nel celibato perfetto, e molte persone scelgono questa strada, senza per questo diventare sacerdote. Oppure, ed è il caso della Chiesa orientale, molti uomini sposati decidono di diventare preti perché si sentono chiamati alla vita presbiterale senza dover rinunciare per questo alle loro famiglie. Coloro che, già sposati, decidono liberamente di svolgere il ministero ecclesiastico non potranno che portare una ventata di arricchimento per la Chiesa intera perché la condizione matrimoniale renderà i presbiteri ancora più vicini al popolo di Dio. Una persona che non è sposata infatti non potrà mai sapere quali sono le dinamiche delle relazioni affettive tra le persone e non potrà accompagnare in modo proficuo tutte quelle coppie che decidono di costruire la propria famiglia attraverso il matrimonio.


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