L'agopuntura non è efficace nel curare il cancro

Guarire in modo naturale

Il sito dell’Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC) elenca e descrive brevemente le varie terapie ritenute non convenzionali per fronteggiare il cancro, pur non indicandole come vere e proprie cure. Alla voce agopuntura si legge:

“Questa disciplina è parte integrante della medicina tradizionale cinese e consiste nell’introduzione, in determinati punti cutanei, di sottili aghi sterili allo scopo di influenzare il flusso dell’energia che scorre nei cosiddetti meridiani che attraversano il nostro corpo. In questo modo è possibile migliorare lo stato di salute del paziente.

Nei malati di cancro l’agopuntura è utile soprattutto per il controllo del dolore, ma anche per ridurre altri effetti collaterali dei trattamenti antitumorali quali edema, nausea, secchezza della bocca spesso presente dopo cicli di radioterapia. Inoltre, l’agopuntura innalza il livello dei globuli bianchi e migliora alcuni disturbi motori” (Quali sono i principalitrattamenti non convenzionali?, “aimac.it”, consultato il 27 maggio 2016).

Non vi sono prove certe della validità delle terapie non convenzionali in campo oncologico, ma potrebbe essere di grande aiuto ricorrervi per ridurre il dolore e gli effetti collaterali dei farmaci. Infatti, l’agopuntura non viene utilizzata da sola contro una malattia così grave, ma viene spesso affiancata alle cure tradizionali per combattere gli effetti collaterali e aiutare il paziente a rilassarsi e a contrastare il dolore. La sapiente combinazione di terapie potrebbe quindi liberarci dal cancro? Questa la domanda posta nel sito “xinshu.it” e spiegata nell’articolo di Emilio Simongini, Assistenza in oncologia (“xinshu.it”, consultato il 27 maggio 2016): “il contributo delle ‘medicine naturali’ è utile; è possibile curare il cancro con l’agopuntura. Se si guarda alla moderna oncologia, che tanti preziosi passi avanti ha fatto nella lotta contro il tumore, si vede come si vada sempre più verso la sapiente combinazione di diverse terapie, di interventi chirurgici, il meno demolitivi possibile, di farmaci chemioterapici e farmaci biologici e ad azione immunitaria, di radioterapie mirate e ben dosate. Si mettono in atto, insieme, tutti questi percorsi cercando di trarre, da ognuna delle procedure, la maggiore efficacia ed i minori effetti avversi. Le metodiche diagnostiche, sempre più avanzate, consentono di monitorare e comprendere in che modo il tumore risponde e come si comporta. In questo contesto di interdisciplinarietà, perché privarsi, allora, dell’agopuntura? Essa è una pratica medica molto sperimentata, potente, efficace e priva di effetti collaterali, che va ad agire sull’elemento che rimane escluso da tutte queste attenzioni: la risposta del singolo malato. La sua capacità di sopportare i farmaci, la sua velocità di ripresa dagli interventi chirurgici, l’efficienza del suo sistema immunitario, la sua risposta psicologica e spirituale”.

Le terapie alternative sono insufficienti contro i tumori

Non si può affermare con certezza “sì, l’agopuntura cura il cancro” come non lo si può affermare nemmeno per la chemioterapia o la radioterapia. Tutte le cure, i rimedi, hanno le loro controindicazioni e i loro limiti. Steve Jobs, dopo aver scoperto di essere malato di cancro, optò per una terapia personale naturale, a base di succhi di frutta, una dieta vegetariana, rimedi con le erbe e agopuntura, ma nonostante tutti i suoi sforzi, non riuscì a vincere la battaglia contro la malattia. La dieta vegana, i massaggi shiatsu, l’omeopatia e l’agopuntura, pur non avendo grandi effetti collaterali, non riescono da sole a fronteggiare malattie gravi come i tumori. Come sottolinea Valentina Ardia, nell’articolo Omeopatia: dubbi e speranze a confronto (“prevenzionetumori.it”, consultato il 7 luglio 2016), tuttavia un malato può comunque rivolgersi ad entrambi i sistemi (sia la medicina tradizionale che quella non convenzionale) per tentare di risolvere le sue patologie. È bene sempre rivolgersi al proprio medico oncologo prima di procedere da soli per stabilire la gravità del tumore e le successive terapie. In ogni caso, nessuno sconsiglia l’agopuntura, ma difficilmente si consiglierà come unico rimedio: piuttosto come terapia complementare per ridurre il senso di stress, la nausea da chemioterapia, il dimagrimento, il dolore e l’ansia. Può essere impiegata anche dopo la chemioterapia, in modo particolare dalle donne sopravvissute ad un tumore al seno: come riportato nell’articolo del dott. Vittorio Vitalone, Agopuntura e tumori, sul sito “ipertermiaitalia.it”, consultato il 7 luglio 2016, recenti studi hanno confermato che l’agopuntura aiuta a contrastare le vampate di calore dovute alle cure farmacologiche e ormonali alle quali queste donne si sottopongono, migliorando così la loro qualità della vita.

Silvia D'Orazio, 3 ottobre 2016