Il celibato dei sacerdoti si fonda sull'insegnamento evangelico. Nei testi di Matteo, Marco e Luca è Gesù stesso che indica la via da percorrere a coloro che vogliono seguirlo per essere suoi discepoli e testimoni: essere come lui. Egli infatti visse la propria missione in uno stato verginale e la richiesta di sequela che egli faceva ai suoi discepoli, i quali avrebbero dovuto abbandonare ogni cosa a causa sua, conteneva la promessa della vita eterna ma anche il centuplo in questa vita, ossia la possibilità di iniziare a pregustare la bellezza del paradiso vivendo la quotidianità dell'esistenza. È su questo modello che la Chiesa latina ha fondato la propria tradizione, che viene fatta risalire addirittura a Cristo stesso. Successivamente, anche nelle lettere di Paolo si fa riferimento alla condotta di vita casta che è una prerogativa fondamentale per essere un buon presbitero ed un buon Vescovo: il rischio altrimenti è quello di vivere una sorta di scissione personale, una divisione del cuore che si porta dentro colui che è chiamato a svolgere il ministero sacro. Il consiglio di Paolo è quello di non prendere moglie per dedicarsi totalmente all'annuncio del Vangelo.