Politiche di controllo dell'immigrazione

È necessario rafforzare le frontiere esterne dell'Unione Europea

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Il punto che mette d'accordo quasi tutti gli attori politici europei intorno al problema della gestione dei flussi migratori è quello dell'implementazione di misure di controllo della frontiera comunitaria. Avanza sempre più la coscienza di come il mediterraneo rappresenti la frontiera di tutta l'Unione, non solo dei singoli paesi che su quel mare si affacciano, e si fa strada l'idea di una gestione unificata della sicurezza di tale “confine d'Europa”. L'istituzione di una Guardia Costiera e di Frontiera Europea, che superi l'agenzia Frontex e i suoi poteri limitati, rappresenterebbe la reazione a politiche di disgregazione, che puntano all'isolamento dei singoli Stati, procedendo nella direzione di una maggior integrazione a livello europeo. Le carenze dei singoli Stati verrebbero così superate a favore di una gestione unificata anche e soprattutto a livello di fondi: le carenze di bilancio di paesi come la Grecia non sarebbero più determinanti nel governo dei flussi migratori provenienti dall'Asia, e i paesi che più spendono per l'accoglienza riceverebbero un concreto aiuto da parte di tutta l'Europa.


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