Il dibattito sull’opportunità e la legittimità della costruzione prima e dell’utilizzo poi della bomba atomica non è destinato ad esaurirsi rapidamente. I giudizi e le posizioni politiche su quella decisione drammatica sono, talvolta, mutati a seconda degli assetti geopolitici.
Piero Ingrao, uno dei più limpidi riferimenti del futuro movimento pacifista, ricordò che in quel frangente storico, quando gli Stati Uniti erano alleati dell’Unione Sovietica nella lotta al nazifascismo, la maggioranza dei comunisti italiani applaudì senza molti dubbi o distinguo al risultato ottenuto con lo sgancio delle bombe: la sconfitta definitiva delle potenze dell’Asse. Solo anni dopo lo sgancio delle bombe, quando l’Unione Sovietica era diventata il principale rivale e nemico potenziale degli Stati Uniti, con l’avvio delle grandi campagne pacifiste, percepì personalmente l’enormità dell’accaduto.