In Germania gli alleati bombardarono indiscriminatamente le città nemiche, senza distinguere tra civili e militari. Similmente fecero gli americani sulle città giapponesi fino a quando bombardarono con armi tradizionali e con le innovative bombe al napalm. Nella selezione dei bersagli delle bombe atomiche furono scelte basi militari anche se gli americani erano perfettamente consapevoli che esse erano parte di città piene di civili. Nondimeno, poiché l’“intento” di causare un danno è moralmente più riprovevole della “previsione” del danno risultante, in quanto esito inevitabile, di un’azione, per altri versi, considerata giustificata, è moralmente più riprovevole bombardare e uccidere deliberatamente dei civili invece che bombardare un sito militare prevedendo che, inevitabilmente, si uccideranno lo stesso numero, o perfino di più, di innocenti.