Fondamentalismo islamico, intervento occidentale in Medio Oriente

Nell'Islam è in corso una guerra tra sciiti e sunniti. L'Occidente deve riavvicinarsi al mondo sciita per far fronte alle organizzazioni terroriste sunnite

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Molti analisti mancano di far notare l'attuale dimensione di forte tensione interna al mondo islamico, in particolar modo tra la componente sciita, complessivamente minoritaria ma predominante in alcuni paesi medio-orientali, e quella sunnita.
Tendenzialmente, l'Occidente ha avuto negli ultimi decenni rapporti tesi con i regimi sciiti, tanto con quelli islamisti (l'Iran) tanto con quelli laici (la Siria), mentre intrattiene rapporti di alleanza con numerosi governi sunniti islamisti (ad esempio l'Arabia Saudita) e laici (la Turchia). Le maggiori e più pericolose organizzazioni terroriste, da al-qāʿidah a Da'ish, sono però tutte di matrice sunnita, e oltre a contribuire significativamente all'instabilità della regione spesso godono di appoggi più o meno segreti da parte di numerosi regimi sunniti, compresi quelli alleati della NATO.  
Un riavvicinamento al mondo sciita potrebbe quindi modificare i rapporti di forza nell'area sottraendo importanti appoggi sunniti alle organizzazioni terroriste.


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