Riforma presidenzialista dello Stato italiano

Il presidenzialismo non è un sistema democratico, con meccanismi rappresentativi

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PRO\VERSI

La revisione della forma di governo italiana in senso presidenzialista è in contraddizione con il modello della democrazia partecipativa, che è definito dalla Costituzione. L’investitura di un uomo solo al comando è contraria ai principi che ispirano la forma di governo costituzionale italiana. Infatti i nostri padri costituenti non avevano in mente per il paese il modello statunitense, che è comunque un esempio antico e sempre attuale di genuina democrazia costituzionale. Alla base della proposta di revisione in senso presidenzialista della nostra forma di governo sta un errore interpretativo sul concetto di sovranità popolare. La sovranità, secondo i nostri costituenti, non deriva dal popolo ma gli appartiene (art.1), e continua ad appartenergli, non trasferendosi con l’elezione. Il contenuto della democrazia costituzionale italiana non è dunque il trasferimento della sovranità dal popolo al suo rappresentante, ma il suo esercizio da parte del popolo anche attraverso i suoi rappresentanti. Per questo è incompatibile con il meccanismo pensato dai nostri costituenti il trasferimento definitivo della sovranità (o del suo esercizio) dal popolo al Presidente.


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