L'uomo ha il libero arbitrio

Se ogni azione è determinata da fattori al di là del controllo degli agenti, nessun agente può mai agire autonomamente

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Peter Van Inwagen sostituisce il problema tradizionale “libertà o necessità”, volto a scoprire la verità del determinismo o l'esistenza del libero arbitrio, con un nuovo problema detto della “compatibilità”: stabilire se il libero arbitrio è compatibile o meno con il determinismo.
Van Inwagen sostiene una prospettiva incompatibilista attraverso l'argomento della conseguenza, così formulato dal filosofo Mario De Caro: “per poter agire liberamente rispetto a una qualsiasi azione particolare, un agente deve controllare quell'azione. Tuttavia, per poterlo fare, l'agente dovrebbe controllare o gli eventi nel passato remoto oppure le leggi della natura: ossia i due fattori da cui - se il determinismo causale è vero - quell'azione (al pari di tutti gli altri eventi) è necessitata. Purtroppo, ambedue i fattori sono al di là del controllo di qualunque agente, poiché il passato è inalterabile (niente o nessuno può controllarlo) e le leggi della natura sono ineludibili (nessun essere umano può violarle). Dunque, poiché ogni azione è determinata da fattori al di là del controllo degli agenti, nessun agente può mai agire liberamente” (Mario De Caro, Libertà e determinismo, “Treccani.it”, 2007).


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