L’introduzione delle quote rosa produce effetti negativi in relazione al merito effettivo. Infatti spesso capita che sono in lista donne impreparate che sono state candidate non perché competenti, ma in quando donne. Per contro non è sostenibile pensare che una figura femminile competente sulla carta non riesca effettivamente a fare politica a garanzia del suo merito, essendo per questo necessario riconoscergli una corsia preferenziale per ragioni di genere.
Se si riuscisse a imporre la meritocrazia effettiva non ci sarebbe bisogno di alcuna quota perché la struttura e la distribuzione dei talenti nella popolazione femminile è uguale a quella nella popolazione maschile.