Le quote rosa rappresentano un’ulteriore forzatura al diritto di scelta dell’elettore, oltre a quella delle liste bloccate. Con le quote rosa si costringono i cittadini a fidarsi delle scelte di partito senza poter esprimere le proprie preferenze. In questo modo viene reso ancora più antidemocratico il sistema di elezione. Inoltre con l’introduzione delle quote si rischia di discriminare le donne e di danneggiare gli elettori attraverso questa doppia imposizione. Questi infatti non solo non possono votare un candidato o una candidata, ma il loro voto andrà a un uomo o a una donna seguendo una rigida regola numerica che prescinde dai meriti politici dei candidati. Secondo i contrari all’introduzione delle quote la parità di genere deve essere garantita nella composizione della lista, non nell’espressione della preferenza. Infatti l’obbligo dell’alternanza uomo e donna riduce l’autonomia dell’elettore, laddove al cittadino deve essere garantita la possibilità di decidere anche di votare due donne.