Sacerdozio femminile

La religione cattolica veicola l'impostazione patriarcale della società: il sacerdozio femminile, anziché rifiutarla e scardinarla, la promuoverebbe

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PRO\VERSI

Non tutto l'ambiente del femminismo cattolico spinge per l'ammissione delle donne al servizio sacerdotale: alcune di esse sottolineano come l'ammissione al sacerdozio rappresenterebbe una forma di cooptazione delle donne all'interno di un sistema fondamentalmente patriarcale e androcentrico. Quest’ultimo, anziché essere scardinato, verrebbe rafforzato dalla presenza di donne in virtù della richiesta, per servire, di essere “come uomini”. Per scardinare questo sistema maschilista non è necessario, dunque, spingere per l'ordinazione delle donne, ma si deve piuttosto abbattere completamente l’organizzazione gerarchica fondata sulla casta sacerdotale e ottenere che i sacramenti possano essere amministrati da tutti i laici (Hunt, Carr, Raab). La questione dell'ammissione femminile al sacerdozio coinvolge più ampiamente le strutture autoritarie nascoste della società nella sua interezza, basate concettualmente sulla logica del sacrificio religioso e sul meccanismo vittimario: esse non vanno “aggiustate” o ammorbidite, ma scardinate completamente (Magli).


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