L’Unione Economica Euroasiatica si presenta come un tentativo di allargamento della Russia nell’area dei paesi ex sovietici, una sorta di “sovietizzazione” diretta da Mosca per impedire che alcuni Stati stringano rapporti con l’Occidente.
Secondo il politologo Alexander Cooley ci sono ulteriori fattori che spiegano gli intenti e gli obiettivi di questa organizzazione. Le intenzioni di Mosca in questa organizzazione sono legati anche all’Armenia, per anni in bilico tra Russia ed Europa. La decisione armena di partecipazione all’Unione Economica Euroasiatica è stata pressoché obbligata: Mosca è il maggior partner commerciale armeno, oltre che fornitore di gas e alleato militare.
La Russia ha rilanciato l’Unione Euroasiatica per esercitare la propria potenza in ambito globale e influenzare sia le repubbliche ex sovietiche che le regioni dell’Asia da cui gli americani si stanno ritirando.
In seguito al riaccendersi del conflitto in Ucraina, la “dedollarizzazione” attuata dalla Russia e da altri paesi come la Cina (che tra l'altro stringono accordi tra loro) è un chiaro tentativo di far cadere la leadership economica globale di Washington.