Ruolo svolto dalla Russia negli equilibri europei e mondiali

Il ricorso alle sanzioni economiche contro la Russia è la giusta risposta per dissuadere Mosca dall’intervento nella crisi ucraina

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Nel corso del suo cancellierato, Angela Merkel aveva considerato le sanzioni applicate dall’Unione Europea alla Russia l’unica via per risolvere la crisi in Ucraina in attesa di una risoluzione pacifica del conflitto. Secondo il governo tedesco occorreva proseguire convinti nell’applicazione di sanzioni più drastiche.
Federica Mogherini, Alto rappresentante della Politica Estera dell’Unione Europea fino al 2019, ha portato avanti il dibattito sulla questione delle misure coercitive da adottare nei confronti di Mosca. I danni causati economicamente alla Russia hanno dimostrato l’efficacia delle misure sanzionatorie. Secondo Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri italiano dal 2014 al 2016, e Frank-Walter Steinmeier, ministro degli Esteri tedesco dal 2013 al 2017, occorreva da parte dell’Europa rafforzare la posizione contro Mosca ed esercitare pressioni maggiori.
La mancata risoluzione del conflitto ucraino ha infatti costretto Bruxelles ad emettere una proroga per il prolungamento delle sanzioni fino a gennaio 2016, sperando che nel frattempo la situazione si possa risolvere diplomaticamente.
Dopo l’inasprimento delle sanzioni conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022, l’economia russa ha sofferto, al contrario di quella italiana e degli altri Paesi europei. Ed è necessario continuare su questa linea, poiché le sanzioni costituiranno un importante elemento di negoziazione quando ci si siederà al tavolo per interrompere le ostilità.


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