I catechisti e i membri del Cammino conferiscono maggiore importanza alla comunità piuttosto che al nucleo familiare, minando, in più occasioni testimoniate da ex-membri, il rispetto e il senso di uguaglianza tra cristiani e l’equilibrio e la serenità delle famiglie stesse, all’interno delle quali possono crearsi spaccature tra chi decide di continuare a seguire il Cammino e chi, invece, decide di abbandonarlo.
All’interno delle famiglie che hanno subito spaccature per via del Cammino e, più in generale, in tutti gli ex-membri messi ai margini, allontanati dalle comunità, possono riscontrarsi gravi traumi psicologici e patologie ricorrenti: debolezza, incapacità di affrontare da soli i propri errori.
Altro rischio è che le comunità neocatecumenali possano arrivare al livello di istituzioni totali, in grado di dettare legge e di far saltare, ad esempio, vincoli importanti, come quelli sessuali.