Cammino Neocatecumenale

Molti passaggi della prassi liturgica del Cammino Neocatecumenale non rispettano i principi e le norme introdotti dal magistero della Santa Sede

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PRO\VERSI

Il Cammino Neocatecumenale ha introdotto sostanziali modifiche alla prassi liturgica non rispettando il magistero della Santa Sede. In particolare, ha introdotto le celebrazioni del sabato sera, le risonanze, le monizioni dei laici e l'uso di una mensa addobbata, posta al centro della chiesa, invece dell'altare dedicato in presbiterio; altri elementi sono le celebrazioni in gruppi ristretti, non aperti dunque a tutti i fedeli, l’uso del pane azzimo al posto dell’ostia, la messa da seduti, l’ambiente e l’arredo durante le celebrazioni eucaristiche troppo simili a un banchetto.
La lettera della Congregazione del Culto Divino del I dicembre 2005, firmata dal cardinale Francis Arinze e contenente alcune raccomandazioni di Benedetto XVI, impartisce alcune norme sulla celebrazione eucaristica proprio per aiutare il Cammino verso la corretta prassi liturgica. 
Ma nonostante i ripetuti avvisi, il Cammino non vuole adeguarsi. Emblematico il caso della parrocchia Madonna delle Grazie di Modica (Ragusa), diocesi di Noto, dove la comunità neocatecumenale, non volendo conformarsi allo Statuto approvato ad experimentum appena sei mesi prima, (giugno 2002), si è allontanata dalla parrocchia.


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