Le pratiche di sperimentazione animale non hanno nulla a che fare con la vivisezione, una metodologia che per legge non è utilizzabile. Il termine “vivisezione” nell'immaginario collettivo è associato a pratiche terribili che non sono assimilabili a quelle a cui sono soggetti gli animali da laboratorio. Usare questo termine, anziché “sperimentazione animale” è un modo fazioso con il quale gli attivisti a essa contrari giocano sull'emotività dell'opinione pubblica. Ne è prova un sondaggio sull'approvazione delle pratiche di ricerca su animali. Se nella domanda il termine usato è “vivisezione” la percentuale di contrari risulta molto alta, ma si abbassa notevolmente se si chiede l'approvazione, o meno, all’impiego degli animali nel progresso della medicina.