Permettere alle coppie omosessuali di contrarre matrimonio è incostituzionale. Contro la possibilità di estendere anche alle coppie omosessuali l'istituzione del matrimonio si alzano voci, provenienti dal modo delle associazioni, dal modo politico e ecclesiastico, che ribadiscono la specificità della famiglia eterosessuale e riconoscono solo in essa quella “famiglia naturale” a cui si riferisce l'art. 29 della Costituzione. Soltanto la “famiglia naturale” ha il diritto di ricevere le agevolazioni e il sostegno, economico e sociale, dello Stato. Per la Chiesa Cattolica: “Poiché le coppie matrimoniali svolgono il ruolo di garantire l'ordine delle generazioni e sono quindi di eminente interesse pubblico, il diritto civile conferisce loro un riconoscimento istituzionale. Le unioni omosessuali invece non esigono una specifica attenzione da parte dell'ordinamento giuridico, perché non rivestono il suddetto ruolo per il bene comune” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 3 giugno 2003).
La Contrarietà del Sinodo 2015
Alla chiusura dei lavori del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia (4-24 ottobre 2015), nel documento finale il Vaticano ha ribadito la sua contrarietà all'equiparazione delle coppie omosessuali ai matrimoni eterosessuali
"La Chiesa conforma il suo atteggiamento al Signore Gesù che in un amore senza confini si è offerto per ogni persona senza eccezioni (MV, 12). Nei confronti delle famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, la Chiesa ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, vada rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare 'ogni marchio di ingiusta discriminazione' (Congregazione per la Dottrina dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4). Si riservi una specifica attenzione anche all’accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale. Circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, 'non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia' (Ibidem).
ll Sinodo ritiene in ogni caso del tutto inaccettabile che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che istituiscano il 'matrimonio' fra persone dello stesso sesso" (Relazione Finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco, 24 ottobre 2015, disponibile su "vatican.va").