Per i cristiani che hanno alle spalle un'esperienza di divorzio, non poter partecipare alla comunione eucaristica è motivo di sofferenza. Le persone reduci da un divorzio sono impossibilitate a prender parte alla vita della Chiesa e a partecipare attivamente alle celebrazioni. Oltre a non ricevere la comunione, sono estromesse anche in altre occasioni, come la lettura della parola di Dio, e sono escluse dalla possibilità di presenziare, come padrini o madrine, ad altri sacramenti. Queste persone vivono l'esclusione dalla comunità cattolica e si sentono discriminate, anziché accolte e comprese.