La neutralità della rete protegge la libera espressione, impedendo agli ISP di bloccare o rallentare contenuti sfavorevoli ai propri interessi economici o ideologici. La commissaria FCC Jessica Rosenworcel dichiarò nel 2017 che la rimozione delle regole avrebbe dato agli ISP un potere inedito di “censurare contenuti online”. Casi reali di censura da parte di ISP sono stati documentati prima del 2015, tra cui il blocco di servizi VoIP e strumenti di pagamento online. Il tribunale federale (caso Verizon v. FCC) stabilì che la minaccia alla libertà d’espressione non era teorica, ma concreta. Secondo l’Electronic Frontier Foundation, l’accesso a Internet è oggi essenziale per l’esercizio dei diritti costituzionali: parola, stampa, associazione.