Un pilastro centrale del PNRR è il miglioramento delle infrastrutture italiane, ritenuto strategico per rilanciare la crescita economica e rafforzare la competitività del Paese. In un contesto caratterizzato da infrastrutture storiche ma spesso obsolete, l’Italia ha urgente bisogno di ammodernare reti di trasporto, energia e comunicazione. Il piano destina risorse significative a questi ambiti, con l’obiettivo di stimolare l’occupazione, l’innovazione tecnologica e uno sviluppo sostenibile. Una delle voci più rilevanti riguarda la mobilità sostenibile, con oltre 6 miliardi di euro destinati a potenziare le infrastrutture ferroviarie, comprese le linee ad alta velocità e le stazioni. Questi interventi riducono i tempi di percorrenza e favoriscono la decarbonizzazione dei trasporti, settore tra i principali responsabili delle emissioni di CO₂. Il piano include anche il rinnovo del parco mezzi pubblici con veicoli elettrici e la creazione di stazioni di ricarica, migliorando la qualità dell’aria e riducendo i costi sociali legati all’inquinamento. In particolare, lo sviluppo dell’alta velocità nel Sud Italia è considerato essenziale per ridurre il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. Accelerare i collegamenti contribuirà a favorire l’integrazione economica, la mobilità dei lavoratori e l’attrazione di investimenti privati, generando impatti positivi anche sull’occupazione locale (Assiv, 2025). Il settore energetico è destinatario di oltre 8 miliardi di euro, mirati al potenziamento delle reti intelligenti (smart grids) e alla promozione di energie rinnovabili come fotovoltaico, eolico e idrogeno verde. L’obiettivo è aumentare l’efficienza, ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e rispettare gli impegni europei in tema di sostenibilità. Questo investimento consente anche alle imprese italiane di contenere i costi energetici e aumentare la propria competitività, rendendo il sistema industriale più resiliente e moderno. Le smart grids garantiranno una gestione più flessibile dell’energia, permettendo una maggiore stabilità e una risposta rapida alla domanda, contribuendo alla crescita dell’industria 4.0. Un altro ambito prioritario è la digitalizzazione, con 6,7 miliardi di euro stanziati per sviluppare una rete 5G nazionale e per migliorare le infrastrutture IT, in particolare nelle smart cities. Il piano prevede l’introduzione di piattaforme digitali per la gestione delle risorse pubbliche e per semplificare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Investimenti in fibra ottica e telecomunicazioni stimolano anche la crescita delle startup tecnologiche e favoriscono l’espansione di settori innovativi come intelligenza artificiale, blockchain e robotica. Gli investimenti infrastrutturali del PNRR sono una leva decisiva per la crescita futura dell’Italia. Essi combinano sostenibilità ambientale, modernizzazione tecnologica e coesione territoriale. Attraverso il rinnovamento della mobilità, dell’energia e della connettività digitale, il piano contribuisce a creare un’economia più solida, inclusiva e competitiva, pronta ad affrontare le sfide globali.
Nina Celli, 23 marzo 2025