Uno dei principi centrali dell’Ordo Amoris è che gli esseri umani hanno una responsabilità morale più forte verso coloro che sono loro più vicini. Un padre ha il dovere primario di prendersi cura dei figli prima di aiutare estranei, così come uno Stato deve proteggere i propri cittadini prima di occuparsi delle necessità di persone fuori dai suoi confini ("Anglican Ink", "Catholic News Agency"). Questo principio non è un’esclusione arbitraria, ma una necessità pratica per distribuire risorse e attenzione morale in modo equo e sostenibile. Ignorare questa gerarchia porta a inefficienza e disordine sociale. Un governo che distribuisce indiscriminatamente le risorse senza rispettare le priorità nazionali rischia di creare insostenibilità economica e tensioni interne. L’ordine dell’amore concilia giustizia sociale e responsabilità etica, garantendo che ogni livello della comunità riceva il supporto necessario prima di estendere l’assistenza ad altri. Un esempio chiave è la gestione dell’immigrazione e delle politiche sociali. Se un Paese destina troppe risorse all’assistenza internazionale senza prima garantire condizioni dignitose ai cittadini, aumenta la povertà interna e le tensioni sociali. L’Ordo Amoris consente di bilanciare la necessità di aiutare gli altri con il dovere di proteggere chi fa già parte della comunità nazionale. Dal punto di vista etico e filosofico, la gerarchia morale dell’amore si fonda sulla responsabilità: se ogni individuo anteponesse gli estranei ai propri familiari e concittadini, il tessuto sociale si sgretolerebbe. L’unità di una nazione dipende dalla capacità di prendersi cura prima di coloro che appartengono al proprio ambiente immediato, assicurando fiducia e reciprocità nelle relazioni. Storicamente, le società più resilienti hanno saputo bilanciare l’apertura con la protezione dei propri membri. Le città-stato greche garantivano assistenza ai cittadini prima di estendere ospitalità agli stranieri. Anche oggi, i sistemi di welfare proteggono prima i cittadini nazionali e, in base alle risorse disponibili, offrono assistenza a chi si trova al di fuori di quel sistema. Questo principio non implica egoismo o chiusura, ma una gestione razionale della solidarietà. Se una famiglia distribuisse il proprio reddito senza considerare i bisogni specifici dei suoi membri, rischierebbe di non sopravvivere. Lo stesso vale per una nazione: la cura delle necessità interne è essenziale per poter offrire aiuto efficace e sostenibile ad altri. Inoltre, un’assistenza indiscriminata può generare dipendenza economica, rendendo l’aiuto inefficace. Un modello basato sull’Ordo Amoris stabilisce politiche più sostenibili, rafforzando sia il benessere interno sia la capacità di contribuire responsabilmente alla comunità internazionale. Infine, a livello psicologico e sociale, le relazioni stabili e significative richiedono una gerarchia naturale dell’amore e della responsabilità. Le comunità che si prendono cura dei propri membri prima di estendere il loro aiuto all’esterno risultano più solide e coese. L’Ordo Amoris non è un principio di esclusione, ma un criterio di equilibrio e giustizia per mantenere il giusto ordine delle priorità nella gestione delle relazioni umane e delle politiche pubbliche.
Nina Celli, 20 febbraio 2025