Uno degli aspetti più preoccupanti dell’AfD è il suo coinvolgimento, diretto o indiretto, in campagne di disinformazione mirate a destabilizzare il sistema politico tedesco. In un’epoca in cui le informazioni si diffondono rapidamente attraverso i social media, il partito ha dimostrato di avvalersi di strategie di comunicazione tipiche dei movimenti populisti: messaggi semplici e diretti, uso emotivo delle notizie e diffusione massiccia di contenuti spesso non verificati. Una delle rivelazioni più allarmanti arriva da un’inchiesta del New York Times (13 febbraio 2025), che ha evidenziato come la Russia abbia utilizzato bot, account falsi e video deepfake per promuovere il consenso dell’AfD, con l’obiettivo di minare la fiducia nei partiti tradizionali e indebolire la stabilità politica della Germania. L’operazione russa, secondo il rapporto dell’Institute for Strategic Dialogue, avrebbe avuto un impatto significativo nella diffusione di teorie complottiste legate all’immigrazione, all’Unione Europea e alla NATO, tutte tematiche centrali nella propaganda del partito. Ma la Russia non è l’unico attore che ha indirettamente favorito l’AfD. Elon Musk ha usato la sua piattaforma X (ex Twitter) per amplificare il messaggio del partito, normalizzando posizioni estremiste tra i giovani elettori e dando visibilità ai leader dell’AfD attraverso interviste esclusive e contenuti sponsorizzati. Durante una diretta con Alice Weidel, leader dell’AfD, Musk ha dichiarato che la Germania dovrebbe "superare il senso di colpa del passato" e adottare una politica più aggressiva per difendere la propria identità nazionale (Newsweek, 31 gennaio 2025). La disinformazione legata all’AfD non riguarda solo la sua promozione, ma anche attacchi sistematici ai suoi avversari politici. Secondo un’indagine dell’Agenzia Federale Tedesca per la Sicurezza Informatica, oltre il 60% dei contenuti falsi diffusi sui social media nelle ultime elezioni riguardava presunti scandali legati a SPD, Verdi e CDU, spesso smentiti ma comunque capaci di influenzare una parte dell’elettorato. Questa strategia rappresenta una minaccia diretta alla democrazia, poiché il partito si avvantaggia della disinformazione per ottenere consensi invece di basare il suo programma su proposte concrete e verificabili. Il rischio è che, se l’AfD dovesse consolidare ulteriormente la sua posizione nel panorama politico tedesco, queste tattiche possano essere istituzionalizzate, creando un ambiente in cui la propaganda e la manipolazione dell’informazione diventano strumenti politici accettati.
Nina Celli, 18 febbraio 2025