Trump, la politica "America first" porrà fine alle guerre

È impossibile fermare il coinvolgimento degli USA in guerre per conto di alleati, così come cambiare gli equilibri nella NATO

Leggi la Tesi favorevole

PRO\VERSI

Donald Trump ha posto grande enfasi sull’uso della "diplomazia economica" come strumento per evitare conflitti diretti, favorendo sanzioni, dazi e altre misure economiche per influenzare paesi come Cina, Iran e Russia. Durante il suo primo mandato, ha utilizzato la forza economica degli Stati Uniti per contenere le ambizioni globali della Cina, imponendo dazi commerciali e rafforzando alleanze nell’Indo-Pacifico. In un eventuale secondo mandato, Trump potrebbe intensificare queste politiche, promuovendo il protezionismo per ridurre la dipendenza dal commercio cinese e aumentando il sostegno al riarmo di alleati come Giappone e India.
Il suo approccio riflette un allontanamento dai tradizionali accordi di libero scambio, favorendo invece barriere tariffarie e negoziazioni dirette, in linea con la filosofia “America First”. Anche Biden ha proseguito questa linea, dimostrando una certa continuità nella riduzione dell’impegno americano in un’economia globalizzata. Secondo analisti come Dan Caldwell e Reid Smith, Trump segue una strategia diplomatica simile a quella di Nixon e Reagan, puntando a una gestione pragmatica delle relazioni con potenze rivali. In un contesto internazionale frammentato, questa politica mira a consolidare l’influenza americana sfruttando rivalità regionali e rivalutando i rapporti globali.


Loading…