I social media, spesso terreno di confronto sociale, possono generare sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione, accentuati dalla tendenza degli utenti a mostrare solo i lati positivi della propria vita. Questo fenomeno, descritto come "depressione da Facebook" dalla psicologa Margot Morgiève, evidenzia il rischio di sintomi depressivi e bassa autostima derivanti dalla percezione di standard irraggiungibili. Il confronto sociale, spiegato da Virginia Peternel, opera su due fronti: verso chi appare migliore, suscitando insoddisfazione, o verso chi sembra peggiore, alimentando superiorità e critica.
Influencer e figure ideali amplificano il problema, rappresentando modelli di perfezione spesso irrealistici, che spingono a fissare obiettivi irraggiungibili, con conseguente frustrazione. Un altro effetto comune è la FOMO (Fear of Missing Out), ossia la paura di essere esclusi da esperienze significative, che accentua ansia e insoddisfazione.
Questo quadro evidenzia come i social media possano diventare un campo minato per la salute mentale, richiedendo un uso consapevole per mitigare i loro effetti negativi sul benessere psicologico.