Il Nutri-Score non boccia di per sé il Made in Italy, o meglio, non meno di quanto possa fare con il Made in France o con altri prodotti tipici dei diversi Paesi europei. Né tantomeno penalizza la dieta mediterranea, dal momento che molti dei prodotti che sono alla base di essa sono perfettamente in linea con i principi su cui si basa l’etichetta a semaforo.
La guerra mossa al Nutri-Score sembra essere pertanto alimentata più che altro dai maggiori stakeholder delle aziende alimentari, i cui prodotti finirebbero con punteggi particolarmente bassi.