L’età di Biden è un ostacolo alla sua rielezione

Dopo la pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Robert Hur dell'8 febbraio 2024, che scagiona il presidente per mancanza di prove sufficienti nell'indagine sui documenti classificati da lui conservati, sono emerse osservazioni del giudice sulle perdite di memoria di Biden al di fuori del campo giuridico. Queste osservazioni, incluse in un documento ufficiale, hanno aumentato le preoccupazioni degli elettori americani. Secondo l'ultimo sondaggio ABC-Ipsos, l'86% di loro ritiene che il democratico, a 81 anni, sia troppo anziano per candidarsi a un secondo mandato.
I sostenitori del presidente cercano di enfatizzare la sua esperienza e il suo bilancio, ma il suo basso tasso di approvazione sull'economia indica un divario persistente, suggerendo che l'assenza di vitalità del presidente possa influenzare la percezione del paese. “Il fatto che il lato peggiore di Biden sia l’età, vuol dire che dal punto di vista politico non sta facendo grandi errori. È vero quello che dice il presidente: da quando è alla Casa Bianca non solo ha risistemato vari danni fatti dal suo predecessore – ad esempio è tornato nell’Accordo di Parigi, ha ricucito i rapporti diplomatici con leader non autocratici – ma ha anche ripreso un ruolo centrale nella geopolitica. Sta gestendo con molto equilibrio e carattere i vari conflitti, anche perché si sa quasi sempre circondare dalle persone giuste. La sua immediata condanna a Putin e all’invasione in Ucraina è servita da timone per tutta l’Europa. L’abbraccio con Zelensky vale tutti gli anni di foreign policy di Trump. E poi, nonostante abbia contro i filibustieri trumpiani a Capitol Hill – ci stanno provando ora a incrinare la sua immagine con il caos immigrazione – Biden ha fatto passare varie proposte bipartisan, fatto partire un grosso piano sulle infrastrutture, e ha riunito il suo partito evitando colpi di mano della sinistra sandersiana. Sarà anche un po’ smemorato – e non che Trump non lo sia, che confonde Nikki Haley con Nancy Pelosi – ma quel che dovrebbe contare in chiave elettorale è soprattutto una cosa: grazie alle politiche di Biden l’economia sta andando benissimo” (Giulio Silvano, La (poca) memoria di Biden e i suoi successi, “ilfoglio.it”, 9 febbraio 2024).

Nonostante l’età Biden ha dimostrato di essere un vincente

Biden ha mantenuto il suo partito unito, ottenendo importanti risultati legislativi “alla fine bisogna guardare i risultati. Mentre i repubblicani si prendevano a gomitate e si accoltellavano alle spalle, Biden è riuscito a tenere il suo partito unito, è riuscito a far passare un nuovo New Deal, nuove leggi sul controllo delle armi, nuovi investimenti nel green, e poi è riuscito a battere Trump nel 2020 e ad evitare un’ondata repubblicana alle midterm del 2022. Se usiamo il gergo che piace tanto a Trump, Biden è un vincente” (Giulio Silvano, Quanto è profonda la frattura generazionale contro il vecchio Biden pro democrazia, “ilfoglio.it”, 20 novembre 2023).
Con oltre 30 anni di esperienza al Senato degli Stati Uniti e otto anni come vicepresidente sotto l'amministrazione Obama, Biden ha una profonda conoscenza delle dinamiche politiche nazionali e internazionali. Questa esperienza lo rende in grado di navigare efficacemente nel complesso panorama politico e di affrontare le sfide con una prospettiva informata. L'età avanzata di Biden può essere vista come un segno di stabilità e maturità. In tempi di incertezza e turbolenze politiche, la sua calma e la sua capacità di mantenere la compostezza possono essere rassicuranti per il pubblico e i mercati. Gli anni di esperienza e le sfide affrontate nel corso della sua carriera politica hanno probabilmente arricchito Biden di una profonda saggezza. Questo può tradursi in decisioni più ponderate e una leadership più riflessiva.
Nonostante l'età, Biden può essere visto come un ponte tra le generazioni più anziane e quelle più giovani. La sua capacità di ascoltare e comprendere le preoccupazioni di diverse fasce di età può contribuire a una governance più inclusiva e rappresentativa. La lunga carriera di Biden gli conferisce una conoscenza della storia politica degli Stati Uniti e delle sue istituzioni. Questa prospettiva storica può essere preziosa nel prendere decisioni informate e nel garantire una continuità nelle politiche pubbliche.

Rossella Vezzosi, 10 maggio 2024

“L’età di Biden preoccupa gli elettori americani. Secondo un sondaggio della Associated Press (AP-NORC) il 77 percento degli americani lo considera troppo vecchio per essere efficace nel suo secondo mandato. Si menzionano spesso le sue gaffe, tutte le volte che Biden inciampa e persino gli strani segni sul suo volto dovuti all’uso di un apparecchio per le sue apnee notturne. La Casa Bianca cerca di smentire queste immagini citando tutte le sue attività, i lunghi viaggi, e le immagini di vigore mentre va in bicicletta” (Domenico Maceri,  L’anzianità di Biden sarà un ostacolo alla sua rielezione?, “micromega.net”, 25 settembre 2023).

Una frattura generazionale

L'età avanzata di Biden solleva preoccupazioni sulla sua salute e la sua capacità di sopportare il rigore fisico e mentale del ruolo presidenziale. Anche se ha dimostrato di essere in buona forma, l'invecchiamento può portare a una diminuzione della resistenza e delle capacità cognitive. L'avanzare dell'età potrebbe inoltre influenzare le capacità cognitive di Biden, aumentando il rischio di lapsus o errori di giudizio. Questo potrebbe minare la sua capacità di prendere decisioni rapide e informate su questioni cruciali. Inoltre, nonostante Biden possa essere visto come un ponte tra le generazioni, la sua età potrebbe anche alienare i giovani elettori e portare a una mancanza di rappresentanza delle loro preoccupazioni e interessi.
Oltre alla motivazione ideologica, c'è una netta frattura generazionale che alimenta la resistenza alla ricandidatura di Biden. Il 77% degli americani ritiene che sia troppo vecchio, e la maggioranza dei minori di 35 anni è contraria alla sua permanenza in carica. Non sono solo le citazioni di vecchi film o i modi di dire antiquati a preoccupare la “Gen Z” e i “millennial”, ma anche i riferimenti al suo passato: quando menziona senatori con cui ha collaborato o incontri con figure come Golda Meir negli anni Settanta, che rappresentano un'epoca politica lontana. La nuova generazione di elettori per il 2024 è separata da Biden da oltre sessant'anni di storia americana (Giulio Silvano, La (poca) memoria di Biden e i suoi successi, “ilfoglio.it”, 9 febbraio 2024).
Con una lunga carriera politica alle spalle, Biden è legato a vecchi schemi e politiche obsolete, incapace di adattarsi alle esigenze e alle sfide del mondo contemporaneo.
L'età di Biden solleva interrogativi sulla successione e la continuità nel governo nel caso in cui la sua salute si deteriorasse o diventasse incapace di esercitare il suo ruolo poiché, in questo caso, potrebbe portare a una maggiore incertezza e instabilità politica.

Rossella Vezzosi, 10 maggio 2024