Nella campagna elettorale del 2020, Joe Biden aveva promesso di fare dell'America la leader mondiale nella lotta al cambiamento climatico. Nonostante il ritorno degli Stati Uniti all'Accordo di Parigi e l'approvazione di pacchetti legislativi ambientali, come l'Inflation Reduction Act e l'Infrastructure Act, l'amministrazione Biden non ha soddisfatto questa promessa. L'Inflation Reduction Act (IRA), presentato dal governo Joe Biden come un grande investimento per l'energia e il clima, ha favorito l'espansione delle fonti fossili anziché promuovere la giustizia climatica.
Secondo un report di Oil Change International, sebbene l'IRA abbia promosso energie rinnovabili, ha anche incentivato l'estrazione e l'esportazione di nuovi combustibili fossili. Questo ha portato gli Stati Uniti a confermarsi come principale sostenitore delle fonti fossili fino al 2050.
Gli USA così non raggiungeranno gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, peggiorando le condizioni delle comunità nelle "zone di sacrificio" del Paese. Biden dovrebbe ridurre l'estrazione di petrolio e gas, tagliare le esportazioni e fermare i nuovi progetti di infrastrutture fossili. Il settore dei trasporti, primo nelle emissioni di gas serra, emette ancora di più (+1,6%), con un aumento del traffico aereo e un aumento del consumo di benzina. Gli USA sono il secondo maggior emettitore di gas serra in valore assoluto, dopo la Cina. Ma in base alle emissioni storiche, cioè accumulate dal 1850, rimangono in testa alla classifica.