La censura artistica in uno Stato in guerra viene utilizzata per garantire la sicurezza interna attraverso la propaganda e il controllo delle opere d'arte. La propaganda è fondamentale per influenzare l'opinione pubblica e condizionare i processi politici, mentre il controllo culturale previene la divulgazione di informazioni sensibili e la critica al governo. Questo strumento è stato impiegato storicamente per motivi politici, religiosi o morali, specialmente dai regimi totalitari del XX secolo, al fine di mantenere l'ordine sociale e reprimere l'espressione critica. I regimi totalitari, come le dittature fasciste e comuniste, hanno spesso usato la censura per controllare il messaggio artistico ed eliminare qualsiasi forma di espressione critica nei confronti del potere.