Israele/Palestina: due Stati per due popoli

Dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 la soluzione due Stati due popoli è irrealizzabile

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Dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre, la soluzione dei due Stati ha perso una parte dei suoi sostenitori. Primi tra tutti a non accoglierla con favore sono i diretti interessati nel conflitto di Gaza: il governo di Israele e quello di Hamas. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è dichiarato contrario alla creazione di uno Stato palestinese autonomo. Mentre il portavoce Avi Hyman ha detto che “non è il momento di parlare di doni per il popolo palestinese”. Per il leader di Hamas all'estero, Khaled Meshal, dopo il 7 ottobre la maggioranza del popolo palestinese ha ripreso a sognare “una Palestina dal mare al fiume e dal nord al sud”. Anche lo scrittore e giornalista Dario Fertilio è convinto che non ci sia spazio per una soluzione a due Stati e per una convivenza pacifica tra i popoli. Secondo Eugenio Capozzi, professore ordinario di Storia contemporanea, la soluzione dei due Stati è ormai svuotata nei contenuti e ripetuta come un mantra liberatorio dai leader mondiali. Un’analisi simile è data da Enrico Bartolomei dell’Università di Macerata, che individua la soluzione migliore in uno Stato unico, unitario o binazionale.


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