I Paesi occidentali hanno reagito con sdegno alla notizia della morte di Navalny, avvenuta nella colonia penale IK-3. Tutti i leader dei Paesi europei hanno condannato pubblicamente il trattamento disumano riservato a Navalny negli anni di detenzione. Tra questi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Layen, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics. Secondo il presidente del Gruppo PPE al Parlamento europeo, Manfred Weber, la morte di Navalny mette a nudo il vero volto della dittatura russa. Anche Rasa Juknevičienė, vicepresidente del gruppo PPE per gli Affari esteri, ha accusato Putin dell’omicidio del dissidente. Per Dmitry Muratov, redattore capo di “Novaya Gazeta”, la morte di Navalny è legata alle condizioni estreme della sua detenzione. Secondo la politologa russa Ekaterina Shulman, si tratta di un omicidio commissionato da Putin, dettato dal timore di interferenze nella campagna elettorale e nelle elezioni. Il quotidiano britannico “The Times” ha pubblicato un articolo in cui sostiene che Navalny sia stato ucciso con un pugno al cuore, una tecnica usata dagli agenti delle forze speciali dell'ex Kgb.