Ridurre l’uso dei pesticidi comporterebbe gravi perdite in termini di produzioni agricole

Meloni: “vittoria anche italiana sui pesticidi”

I partiti di centrodestra al governo in Italia si sono dichiarati soddisfatti per il dietrofront dell’Unione europea sulla questione dei pesticidi. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha infatti annunciato il ritiro della proposta di regolamentazione dei pesticidi perché “diventata un simbolo di polarizzazione” (Protesta trattori, von der Leyen ritira la proposta di regolamento sui pesticidi: “Gli agricoltori vanno ascoltati, servono incentivi con sussidi”, “La Stampa”, 6 febbraio 2024).

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la propria approvazione su X: “È una vittoria anche italiana l'annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Fin dal suo insediamento, infatti, il Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione” (Pesticidi, Meloni: annuncio Commissione Ue vittoria anche italiana. Noi in Europa per tracciare strada nuova, “agricolae.eu”, 6 febbraio 2024).

 

La Lega esulta per lo stop alla riduzione dei pesticidi

Anche la Lega ha esultato per l’annuncio della von der Leyen sui pesticidi: “Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l’Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre”, ha dichiarato il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.
Parlano invece di vera e propria “vittoria della Lega” gli europarlamentari Marco Zanni e Marco Campomenosi: “La retromarcia annunciata da Ursula von der Leyen sulla proposta di riduzione di metà dei fitofarmaci in agricoltura è una vittoria della Lega e del buonsenso - scrivono in una nota congiunta - nel voto di novembre al Parlamento europeo la Lega votò contro il provvedimento, con un apporto decisivo per la bocciatura della proposta” (Micaela Cappellini, Von der Leyen apre agli agricoltori: sussidi e stop alla legge sui pesticidi. La Lega si intesta la vittoria, “Il Sole 24 Ore”, 6 febbraio 2024). Sulla retromarcia dell’Unione europea è intervenuta anche l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, che ha definito la von de Leyen “la peggiore presidente della storia comunitaria”. Ceccardi ricorda che la Lega ha sempre avversato la proposta sui fitofarmaci in Parlamento europeo e, più in generale, la strategia del Green deal, “ideata da Timmermans e applaudita dalle sinistre”. Per l’europarlamentare si tratterebbe di una strategia irrealizzabile e insostenibile a livello economico e sociale. “Resta tuttavia la brutta sensazione che il dietrofront su parte di queste proposte ideologiche, estremiste e dannose per imprese, lavoratori e famiglie sia basato esclusivamente sull’opportunità elettorale, in vista delle elezioni europee, e che queste misure eco-terroristiche possano essere riproposte nella prossima legislatura”, conclude Ceccardi (Pesticidi, Ceccardi (Lega): dietrofront Von Der Leyen frutto di opportunità elettorale. Serve nuova maggioranza in Ue, “agricolae.eu”, 6 febbraio 2024).

Copagri: “il taglio dei pesticidi avrebbe avuto ripercussioni economiche drammatiche”

Per la confederazione dei produttori agricoli Copagri, il taglio dei pesticidi proposto dall’Unione europea avrebbe avuto ripercussioni economiche drammatiche sul settore. “Con la retromarcia della Commissione UE è stato scongiurato definitivamente il taglio entro il 2030 del 62% dell’uso di agrofarmaci e del 50% delle sostanze attive sostitutive, che avrebbe avuto ripercussioni drammatiche sul Primario nazionale, andando a ridimensionare sensibilmente diverse filiere produttive”, spiega il presidente Tommaso Battista. Oltre ad assestare un duro colpo al Primario, la riduzione dei fitofarmaci come proposta dall’Ue, secondo Battista, andrebbe indirettamente a danneggiare anche i consumatori, che finirebbero esposti in misura maggiore al rischio di trovarsi sugli scaffali dei supermercati prodotti importati da paesi terzi, non sottoposti alle stringenti regolamentazioni che valgono per le produzioni agricole dei Paesi membri dell’Unione europea. Copagri si è sempre schierata dalla parte della ricerca scientifica e confida nelle possibilità di utilizzo della genetica e del genome editing per lo sviluppo di nuove strategie per difendere i raccolti da patogeni e parassiti. “Si andrà comunque verso una progressiva diminuzione nel consumo di prodotti fitosanitari; e tutto questo si potrà e si dovrà farlo attraverso la genetica, ma anche grazie allo sviluppo di biostimolanti, senza contare il sempre maggiore ricorso all’agricoltura di precisione e a metodi di lotta integrata basati su antagonisti naturali – precisa Battista – Proprio il miglioramento genetico sarà una delle principali chiavi di volta per raggiungere la tanto decantata rivoluzione green, andando a coniugare concretamente la sostenibilità ambientale con quella economica” (Copagri: agrofarmaci, ritiro regolamento Ue è ulteriore riconoscimento a impegno agricoltori, “agricolae.eu”, 6 febbraio 2024).

Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta per la retromarcia dell’Ue sui pesticidi

Anche la Cia-Agricoltori Italiani ha commentato positivamente la notizia del ritiro della proposta di regolamentazione dei fitofarmaci. Il presidente Cristiano Fini ha ricordato che la Cia si è da subito battuta contro una norma che ritiene impraticabile, soprattutto se non si danno alternative concrete e nel bel mezzo della crisi climatica. Fini si augura che l’Unione europea possa ora promuovere una politica graduale e realistica per raggiungere gli obiettivi green. Per il presidente di Cia Agricoltori Italiani è infatti necessario mantenere un equilibrio tra le esigenze produttive degli agricoltori e gli obiettivi di sostenibilità ambientale (Ue: Cia, stop a regolamento su fitofarmaci evita disastro. Ascoltare agricoltori, “agricolae.eu”, 6 febbraio 2024).

Alessandro De Sanctis, 9 febbraio 2024

Legambiente delusa dal ritiro della proposta sui pesticidi

“L’annuncio della presidente della Commissione Ue di voler proporre il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi è incomprensibile e rappresenta un sonoro passo indietro rispetto al grande tema dell’agrogeologia e al futuro dell’agricoltura. Così facendo non si aiutano gli agricoltori, né l’ambiente e la salute dei cittadini. Si tratta dell’ennesima strumentalizzazione politica in vista delle prossime elezioni Europee”. A dichiararlo è il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, precisando che il regolamento che era in discussione avrebbe potuto rappresentare uno dei fondamenti della nuova politica agricola europea. Un punto di partenza importante per raggiungere gli obiettivi della “Farm to fork”, la strategia che prevede la riduzione del 50% dell’uso di fitofarmaci pericolosi entro il 2030. Per questo Legambiente spera che la nuova proposta di regolamento che la Commissione europea dovrà formulare vada nella stessa direzione del regolamento ritirato “per difendere davvero la qualità e l’eccellenza delle produzioni europee, l’ambiente e la salute degli agricoltori e dei consumatori”. A tal proposito, Angelo Gentili, responsabile nazionale per l’agricoltura, ricorda che da anni Legambiente denuncia attraverso il report Pesticidi nel piatto la pericolosità dei fitofarmaci per la salute umana.
“Buona parte della frutta, della verdura e degli alimenti che mangiamo tutti i giorni contengono residui di pesticidi. Un fatto grave su cui è fondamentale lavorare per arrivare ad una regolamentazione”, spiega Gentili. Legambiente ricorda inoltre al governo Meloni che gli agricoltori possono essere aiutati in altro modo, attraverso misure nazionali per supportare la transizione ecologica e garantire un reddito dignitoso ai lavoratori del settore. Andrebbe snellita la burocrazia, implementata l’assistenza tecnica e incentivato lo sviluppo delle energie rinnovabili nel settore agricolo. Legambiente chiede anche che vengano inseriti nel codice penale i reati di agromafia per fermare le attività illegali e la concorrenza sleale (Von der Leyen ritira proposta regolamento sui pesticidi , “legambiente.it”, 6 febbraio 2023).

Mammuccini: “la decisione dell’Ue sui pesticidi danneggia gli agricoltori”

“Gli agricoltori sono in difficoltà non per le ipotesi di riforme green che ancora devono prendere piede, ma per decenni di gestione comunitaria che ha privilegiato le grandi imprese senza riuscire a difendere gli interessi delle piccole imprese e dei metodi sostenibili come il biologico”. Secondo Maria Grazia Mammuccini, coordinatrice della Campagna “Cambia la Terra-No ai pesticidi Sì al biologico” e presidente di FederBio, il Green deal sta spingendo le produzioni biologiche con ottimi risultati dal punto di vista economico. Impossibile, per Mammuccini, tornare indietro: rinunciare al taglio dei pesticidi significherebbe dare ancora spazio a un modello agricolo perdente. La presidente di FederBio ricorda infatti che il 60% dei terreni europei risulta degradato e l’80% dei campi è afflitto dal problema dell’erosione. Mammuccini riporta anche un altro dato interessante: secondo una ricerca condotta da Intesa Sanpaolo, tra il 2019 e il 2022 le aziende agricole non biologiche hanno visto i loro ricavi incrementati del 16,1%, quelle biologiche del 23,1% (La marcia indietro della UE sui pesticidi non aiuta gli agricoltori, li danneggia, “feder.bio”, 7 febbraio 2024).

Lettera delle associazioni alla von der Leyen

81 Organizzazioni non Governative europee che rappresentano gli agricoltori, i consumatori, le organizzazioni ambientaliste, per la salute, delle imprese e per i diritti umani, tra cui la Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura, hanno scritto una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per esortare l’Ue ad andare avanti con la proposta di riduzione dell’uso di fitosanitari. Le associazioni ritengono necessario un intervento in tal senso, per tutelare la salute dei cittadini, per rendere sostenibile l’impatto dell’agricoltura e per preservare la biodiversità e gli agroecosistemi produttivi. Nella lettera inviata alla von der Leyen, le associazioni ricordano che i cittadini dell’Unione europea hanno manifestato una crescente consapevolezza dei pericoli legati all’utilizzo dei pesticidi in agricoltura e per questo chiedono misure efficaci per ridurre il loro impiego. Anche il mondo scientifico si muove nella stessa direzione: oltre 3.000 accademici europei, infatti, hanno firmato un appello per sollecitare i governi a prendere provvedimenti per limitare l’impatto negativo dei pesticidi sulla biodiversità, sui servizi ecosistemici e sulla sicurezza alimentare. Per questi motivi, le 81 Associazioni chiedono alla Commissione europea di intensificare gli sforzi e di evitare ripensamenti sulla proposta di regolamentazione dell’uso dei fitofarmaci in ambito agricolo. Secondo le sigle firmatarie della lettera, il Green deal è una delle politiche di punta dell’Unione europea, accolta positivamente dalla maggioranza dei cittadini e osteggiata dalle grandi lobby dell’agricoltura e dell’industria chimica (Cambiamoagricoltura: appello alla Commissione Ue, “wwf.it”, 19 dicembre 2023).

Wwf: “servono misure concrete per limitare l’uso dei pesticidi”

“Per il WWF non bastano le parole di condivisione dei principi e obiettivi generali della transizione ecologica della nostra agricoltura, enunciati dalle Strategie del Green Deal europeo, servono fatti concreti e coerenti senza compromessi e ulteriori rinvii”. A dichiararlo è Eva Alessi, responsabile alla sostenibilità del WWF Italia. Alessi ricorda che oltre 1 milione di cittadini europei ha sottoscritto la petizione ICE “Salviamo api e agricoltori” per chiedere misure finalizzate alla riduzione dell’utilizzo dei pesticidi nel settore agricolo. “Questo dimostra come sempre più persone siano consapevoli degli impatti e dell’insostenibilità dell’attuale sistema agroalimentare e ne chiedano un cambiamento – precisa Alessi – Bisogna dare priorità alla salute pubblica e alla protezione dell’ambiente rispetto agli interessi privati, prendendo una posizione netta contro il rinnovo del glifosato per salvaguardare il benessere delle persone e degli ecosistemi” (Il parlamento europeo deciderà se continueremo a fare da test per gli effetti dei pesticidi sulla salute, “wwf.it”, 14 settembre 2023).

Alessandro De Sanctis, 9 febbraio 2024