Estendere il diritto di voto agli stranieri residenti porta benefici all’intera comunità nella quale risiedono, in quanto condividono con la popolazione locale autoctona i medesimi interessi ad avere politiche efficaci e servizi efficienti. Inoltre, l’allargamento del suffragio agli stranieri impedisce che le élite politiche, e non solo, attuino dei provvedimenti giustificanti, se non addirittura atti a esacerbare, la separazione della popolazione tra cittadini e stranieri.
Inoltre, estendere il diritto di voto ai gruppi che non lo hanno impedisce l’attuazione di politiche o campagne razziste e xenofobe, sia perché le forze politiche tendono a ignorare le richieste e i bisogni delle comunità escluse dalla vita politica ed elettorale, sia perché, pur portando loro dei consensi, azioni a tutela degli stranieri non votanti causerebbe il costo politico di allontanare dalla propria offerta una parte più o meno vasta dell’elettorato.