Diritto di voto agli stranieri

Non esistono vincoli legali a livello internazionale che impongano l’estensione del suffragio agli stranieri

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PRO\VERSI

Se alcuni trattati internazionali e comunitari si propongono di riconoscere e garantire i diritti fondamentali, compresi quelli relativi alla possibilità di votare ed essere eletti, è anche vero che questi testi fissano dei principi universalistici, i quali spesso aprono, se non prevedono, vere e proprie limitazioni ai predetti principi. Un caso emblematico è rappresentato dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che fissando all’articolo 10 il diritto alla libertà di espressione, all’articolo 11 il diritto di riunione e associazione e all’articolo 14 il divieto di non discriminazione, all’articolo 16 precisa che nessuno dei precedenti diritti enunciati “può essere interpretato nel senso di proibire [e] di imporre restrizioni all’attività politica degli stranieri”.
Analizzando dunque alcuni dei principali trattati internazionali, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ed europei, come Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, non risultano obblighi all’estensione del diritto di voto agli stranieri.


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