L’intelligenza artificiale è comunemente integrata negli smartphone e in altri dispositivi domestici. Gli assistenti virtuali, tra cui Siri, Alexa e Cortana, possono eseguire innumerevoli attività, dall'effettuare una telefonata alla navigazione in Internet. Coloro che sono non udenti e con problemi di udito possono accedere, ad esempio, alle trascrizioni dei messaggi vocali o ad altri audio (Carole Martinez, Artificial Intelligence and Accessibility: Examples of a Technology that Serves People with Disabilities, “inclusivecitymaker.com”, 5 marzo 2021). Altri assistenti virtuali possono trascrivere le conversazioni man mano che avvengono, consentendo una maggiore comprensione e partecipazione da parte di coloro che hanno difficoltà comunicative. L'uso dei comandi vocali con gli assistenti virtuali può consentire un migliore utilizzo da parte di persone con disabilità motorie che potrebbero avere difficoltà a navigare su piccoli pulsanti o schermi o ad accendere una lampada (Ibidem).
Le app abilitate dall'intelligenza artificiale su smartphone e altri dispositivi, inclusi VoiceOver e TalkBack, possono leggere messaggi, descrivere icone o immagini di app e fornire informazioni come i livelli della batteria per le persone ipovedenti. Altre app, come Voiceitt, possono trascrivere e standardizzare le voci delle persone con problemi di linguaggio (Ibidem).
Wheelmap fornisce agli utenti informazioni sull'accessibilità in sedia a rotelle. Ed Evelity offre agli utenti strumenti di navigazione interna personalizzati in base alle esigenze dell'utente, fornendo istruzioni audio o di testo e percorsi per l'accessibilità in sedia a rotelle (Ibidem).
Altre implementazioni di intelligenza artificiale come termostati intelligenti, illuminazione intelligente e prese intelligenti possono essere automatizzate per funzionare secondo un programma per aiutare le persone con disabilità motorie o cognitive a condurre una vita più indipendente (Noah Rue, How AI Is Helping People with Disabilities, “rollingwithoutlimits.com”, 25 febbraio 2019).
Progetti di intelligenza artificiale più avanzati possono combinarsi con la robotica per aiutare le persone fisicamente disabili. HOOBOX Robotics, ad esempio, utilizza un software di riconoscimento facciale per consentire a un utente su sedia a rotelle di spostare la sedia con le espressioni facciali, rendendo il movimento più facile per gli anziani e quelli affetti da SLA o quadriparesi (Jackie Snow, How People with Disabilities Are Using AI to Improve Their Lives, “pbs.org”, 30 gennaio 2019).