Il Gruppo Wagner non trarrà vantaggio dal golpe in Niger

Blinken: “il colpo di Stato in Niger favorirà il Gruppo Wagner”

Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken, in un’intervista alla BBC, ha affermato che il golpe militare in Niger favorirà l’espansione dell’influenza del Gruppo Wagner. Per Blinken, infatti, la Wagner potrebbe sfruttare la crisi politica per prendere il controllo di altri territori della regione del Sahel. Come ricordato dal segretario di Stato, il gruppo di mercenari è già presente in diversi Paesi limitrofi: “In ogni singolo posto in cui è andato questo gruppo Wagner ci sono stati morte, distruzione e sfruttamento”, ha dichiarato Blinken (Il golpe in Niger favorirà il gruppo Wagner, dice il segretario di Stato statunitense, “Il Post”, 8 agosto 2023). “Penso che quello che è successo, e quello che continua ad accadere in Niger, non sia stato istigato dalla Russia o da Wagner, ma hanno cercato di trarne vantaggio. L'insicurezza è aumentata, non diminuita”, ha spiegato nel corso dell’intervista alla BBC (Niger, Blinken: “La Wagner sta approfittando dell’instabilità del Paese”, “La Repubblica”, 8 agosto 2023).

Prigozhin: “la giunta golpista può chiamare in qualunque momento”

A confermare l’interesse del Gruppo Wagner sul Niger è stato l’ex leader Yevgeny Prigozhin, alcuni giorni prima di morire in un incidente aereo. In un’audio pubblicato su Telegram, Prigozhin affermava che la giunta militare golpista avrebbe potuto chiamare la Wagner in qualunque momento: “Siamo sempre dalla parte del bene, dalla parte della giustizia e dalla parte di coloro che combattono per la sovranità e i diritti del loro popolo. Chiamate in qualsiasi momento”, aveva detto Prigozhin nell'audio (Niger, Blinken: “La Wagner sta approfittando dell’instabilità del Paese”, “La Repubblica”, 8 agosto 2023).

Bazoum: “l’intero Sahel può cadere sotto l’influenza della Wagner”

Anche il presidente del Niger Mohamed Bazoum, detenuto dopo il golpe militare, ha espresso le proprie preoccupazioni sulla presenza del Gruppo Wagner negli Stati confinanti. In un articolo pubblicato dal “Washington Post”, ha spiegato che l’intera regione centrale del Sahel potrebbe cadere sotto l’influenza della Wagner, di cui sono noti i metodi d’azione terroristici e brutali. Bazoum ha ricordato come la situazione della sicurezza interna del Niger sotto il suo governo fosse significativamente migliore rispetto a quella dei vicini Mali e Burkina Faso, dove ci sono governi insediati da colpi di Stato militari. Questi Paesi, spiega Bazoum nell’articolo, invece di affrontare i problemi di sicurezza si rafforzano, impiegano mercenari russi criminali come quelli del Gruppo Wagner, a scapito dei diritti e della dignità dei popoli (Mohamed Bazoum, President of Niger: My country is under attack and I’ve been taken hostage, “The Washington Post”, 3 agosto 2023).

Alessandro De Sanctis, 25 ottobre 2023

Giro: “la Wagner non è più attiva”

Secondo Mario Giro, docente di relazioni internazionali ed ex viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, i media occidentali lanciano messaggi allarmistici sulla Russia e sulla Wagner privi di riscontri oggettivi. Giro precisa infatti che il Gruppo Wagner probabilmente non è più attivo dopo il tentativo di marcia verso Mosca e che la Russia ha ufficialmente preso posizione contro il colpo di Stato e per il ritorno al potere del presidente Bazoum (NIGER, analisi di scenario. Lo spauracchio della Wagner e le trattative in corso dei golpisti a Niamey, “insidertrend.it”, 4 agosto 2023).

Wagner perde potere dopo il fallimento della marcia verso Mosca e la morte di Prigozhin

Sono due gli eventi che, secondo molti analisti, hanno contribuito al depotenziamento del Gruppo Wagner: il tentativo, fallito, del 24 giugno 2023 di marciare verso Mosca e la morte dello storico leader Evgeny Prigozhin, avvenuta due mesi più tardi a causa di un incidente aereo. Secondo Alexande Dunaev, esperto del Russian International Affairs Council (Riac), l’ipotesi più credibile è quella dello scioglimento del Gruppo Wagner: “Un'organizzazione molto incentrata sulla personalità di Prigozhin che non potrà sopravvivere senza il carisma del suo fondatore così come le sovvenzioni miliardari dello Stato”, ha affermato Dunaev. Per l’analista, inoltre, dopo la rivolta di fine giugno, è probabile che cambierà anche l’atteggiamento del governo russo nei confronti dei gruppi mercenari organizzati. L’ex capo della Cia, Leon Panetta è convinto, invece, che i mercenari verranno arruolati e integrati negli apparati dell’esercito russo. “Penso che saranno molto preoccupati di permettere a questi ragazzi di continuare a operare da soli”, ha dichiarato Panetta alla CNN. Secondo l’ex capo della Cia, Mosca sarebbe pronta a controllare direttamente le attività del gruppo anche in Africa e in tutte le altre zone dove sono dislocati i mercenari (Morte Prigozhin, cosa succede ora al gruppo Wagner. Le ipotesi sul futuro della brigata, “skytg24”, 25 agosto 2023).

Gendelman: “Mosca vuole decapitare la Wagner”

Sulla situazione del Gruppo Wagner è intervenuto anche l'analista militare indipendente David Gendelman. In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva “Al Jazeera”, ha spiegato che il governo russo ha come obiettivo quello di decapitare il gruppo di mercenari: “I combattenti della compagnia molto probabilmente continueranno a operare sotto un nuovo controllo affiliato in qualche modo alla leadership russa. E, forse, tale controllo è già stato organizzato come parte della preparazione per decapitare l'organizzazione”, ha dichiarato Gendelman (Alfonso Bianchi, Che fine farà il gruppo Wagner dopo la morte di Prigozhin, “Today”, 24 agosto 2023).

Alessandro De Sanctis, 25 ottobre 2023