Dopo l’approvazione della Riforma Cartabia si è discusso molto intorno al tema della giustizia riparativa. La riforma introduce infatti nuovi strumenti di mediazione e di conciliazione che andranno ad affiancare il processo penale, e prevede parallelamente l’istituzione di centri di giustizia riparativa presso ogni Corte d’Appello. Molti magistrati, avvocati e addetti ai lavori hanno accolto con favore le nuove disposizioni in materia. Tra questi, Grazia Mannozzi, ordinaria di Diritto Penale, che è intervenuta sull’argomento in occasione di un incontro organizzato a Milano dall’associazione Libera.
Anche l'avvocato e mediatore penale Giovanna Perna ha parlato in termini positivi delle nuove norme. Per l’avvocato, la logica punitiva dei reati non solo non previene i reati stessi, ma li alimenta, “bloccando le vittime, gli autori dei reati e la società in una dimensione vendicativa imprigionante per tutti”.
Claudia Mazzucato, professore associato di Diritto Penale, sostiene che, a differenza di quanto accade nel processo penale, la giustizia riparativa dà voce alla vittima, le permette di esprimere quel che sente e quel che pensa a chi l’ha danneggiata.