Riduzione del numero dei parlamentari

Il taglio dei parlamentari garantirà un Parlamento più snello, efficace e al servizio del cittadino, oltre a un notevole risparmio per le casse dello Stato

Tesi favorevole

PRO\VERSI

Il taglio di 345 poltrone proposto nel disegno di legge costituzionale A.S. 214-515-805-B va a contrastare l’immagine avvilente e anacronistica di un Parlamento che ignora le nuove esigenze dei cittadini e che mantiene i propri interessi in una sorta di auto-conservazione che sa di immobilismo. Il disegno, infatti, renderà la nostra democrazia più snella ed efficiente e comporterà inoltre un risparmio per gli italiani di mezzo miliardo di euro a ogni legislatura (ovvero 345 stipendi da 14 mila euro al mese). Dunque, una proposta che, una volta in vigore, comporterà anche una generale maggiore efficienza, e dunque, potenzialmente, maggiore prestigio dei due rami del Parlamento e un ruolo rafforzato di quest’ultimo. Non c’è dubbio infatti che un Parlamento più snello sia un Parlamento nel quale si decide prima e nel quale sia possibile anche riscoprire maggiormente le competenze.
Il disegno, inoltre, permetterebbe di adeguare l’Italia agli altri Paesi europei, dal momento che attualmente l’Italia ha il numero più alto di parlamentari d’Europa e maggiore persino rispetto agli USA; da ciò ne consegue un numero spropositato di leggi, spesso inutili.

 


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