Allevamenti industriali

Gli allevamenti industriali alimentano gli animali sprecando risorse naturali in grado, da sole, di sostenere la fame nel mondo e la crescente domanda di cibo

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PRO\VERSI

Il problema della fame nel mondo e della crescente domanda di cibo dovuta alla crescita esponenziale della popolazione riguardano la   distribuzione delle risorse. Le risorse di tipo naturale – tra cui quelle destinate all’alimentazione degli animali negli allevamenti industriali – sarebbero in grado di nutrire l’intera popolazione mondiale. Secondo i dati AVA (Associazione Vegetariana Animalista), la popolazione mondiale arriverà a dieci miliardi nel 2025 (A tale proposito si veda Franco Libero Manco, Allevamenti, alimentazione carnea e fame nel mondo, “flipnews.org”, 23 gennaio 2008). Di fronte all’inarrestabile incremento demografico, il genere umano sarà costretto ad attuare una scelta per la sopravvivenza: continuare a produrre alimenti per nutrire gli animali oppure cibo per gli esseri umani.
A testimonianza degli sprechi basti pensare agli Stati Uniti: il 70% della produzione di mais e l’80% della soia sono destinate agli allevamenti industriali. Ciò implica un grosso consumo di acqua: per produrre 2 etti di carne di manzo, occorrono 25mila litri di acqua.


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