Compatibilità tra evoluzionismo e fede cattolica

Evoluzione e creazione non sono in antitesi, perché scienza e fede rappresentano due distinti magisteri del sapere

Tesi favorevole

PRO\VERSI

La preoccupazione etica che anima i vertici ecclesiastici – la deriva materialistica, atea e, in definitiva, nichilista, alla quale il darwinismo è accusato di condurre – è risolta dai vertici cattolici attraverso un atteggiamento precauzionale nei confronti della pratica scientifica e delle teorie che essa esprime (Giovanni Paolo II). La visione del mondo cristiana non può essere inficiata da qualsivoglia teoria scientifica, e nemmeno da essa confermata, poiché la scienza non può rispondere alle domande intorno al senso ultimo del mondo, compito che spetta alla speculazione filosofica e alla teologia (Benedetto XVI, Sertillanges, Agazzi). Tale separazione è invocata allo stesso modo contro chi pretende di negare l’esistenza di Dio tramite argomentazioni scientifiche, quanto contro chi inserisce surrettiziamente argomentazioni di tipo mistico-teologico nel dibattito interno all’ambiente evoluzionista al fine di delegittimarlo (Facchini). La separazione dei magisteri (non-overlapping magisteria) non è predicata solo dagli ambienti religiosi ma anche da scienziati evoluzionisti (Gould).


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