Fondamenti di Macroeconomia
Amighini vs Brancaccio
La grande recessione iniziata nel 2008 ha aperto un ampio dibattito sui fondamenti della macroeconomia contemporanea. Pro\Versi mette a confronto due diversi approcci alla macroeconomia intervistando Alessia Amighini e Emiliano Brancaccio. Entrambi, di recente, hanno pubblicato una nuova edizione dei loro volumi di macroeconomia. La professoressa Amighini è co-autrice dell'ultima edizione del manuale “Macroeconomia. Una prospettiva europea” di Olivier Blanchard. E il professor Brancaccio è autore del manuale “Anti-Blanchard. Un approccio comparato allo studio della macroeconomia”.
Intervistati da Pro\Versi, Alessia Amighini, professore associato di Politica economica all’Università del Piemonte Orientale, e Emiliano Brancaccio, professore associato di Politica economica all’Università degli Studi del Sannio, presentano le novità principali delle nuove edizioni dei loro manuali di macroeconomia.
La principale novità della nuova edizione del manuale “Macroeconomia. Una prospettiva europea” di Olivier Blanchard, di cui la prof.ssa Amighini è co-autrice, consiste in una trattazione approfondita del costo del credito, sia in riferimento al ruolo delle banche centrali sia in riferimento al premio a rischio. Nella nuova edizione del suo “Anti-Blanchard. Un approccio comparato allo studio della macroeconomia”, invece, il prof. Brancaccio si sofferma ad analizzare criticamente il nuovo modello “IS-LM-PC”, che Olivier Blanchard propone come approccio all’insegnamento della macroeconomia.
In relazione al dibattito sui fondamenti teorici della macroeconomia contemporanea la prof.ssa Amighini e il prof. Brancaccio presentano due visioni differenti.
Secondo la prof.ssa Amighini, la crisi non ha spinto gli economisti ad interpretare diversamente alcune relazioni economiche ma ha semplicemente evidenziato l’importanza di regolamentare adeguatamente il mercato del credito. Al contrario, secondo Brancaccio, gli economisti di orientamento critico hanno tratto dalla grande recessione iniziata nel 2008 delle conferme empiriche della teoria che interpreta l’economia capitalistica di mercato come contraddistinta da una intrinseca instabilità, da una tendenza al boom e alla depressione e da contraddizioni che scatenano conflitti tra le varie classi sociali.
La prof.ssa Amighini sottolinea come la differenza fondamentale tra i due testi risieda nell’approccio filosofico sottostante: mentre Blanchard sceglie di dare risalto al concetto di equilibrio naturale e alle relazioni economiche che orientano il sistema economico verso l’equilibrio, Brancaccio critica il concetto di “equilibrio naturale” dell’occupazione, della produzione e del salario reale inteso come indipendente dagli orientamenti di politica economica del governo e della banca centrale, e dalle rivendicazioni sindacali.
Secondo gli autori, è possibile scorgere una convergenza tra i due approcci, che si presuppongono reciprocamente, non solo nel fatto che entrambi muovono dall’interazione tra teoria ed empiria e che presentano la macroeconomia in maniera unitaria e didatticamente efficace, ma anche in una certa affinità tra la teoria dei prezzi di Blanchard e l’impostazione di fondo delle scuole di pensiero critico.
M. G., 9 febbraio 2017