Fiscal Compact e pareggio di bilancio in Costituzione
PRO\VERSI
La stipula del Fiscal Compact comporta l’obbligo di conseguire l’equilibrio di bilancio e il mantenimento del debito pubblico al di sotto del 3% del PIL. Il dibattito su questo trattato si articola intorno all’entità della riduzione annua del debito pubblico da esso richiesta, all’inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio; all’eventuale ottenimento di maggiore flessibilità sulle riforme strutturali; alla possibilità di sciogliere unilateralmente il trattato; alla democraticità della gestione della politica fiscale per i paesi aderenti al patto e alla possibilità di modificare il Fiscal Compact attraverso un referendum anti-austerity. I sostenitori del trattato vedono nel Fiscal Compact una via per l’integrazione europea e per la risoluzione della crisi. I detrattori riconoscono nel Fiscal Compact un paradosso economico, poiché, secondo la loro tesi, l’Europa non può essere tirata fuori dalla palude del debito solo attraverso una politica di austerity, ma occorrerebbe, invece, una politica pianificata di investimenti pubblici per la crescita.
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