Divorzio breve

Se in Italia il divorzio rappresenta un istituto giuridico di incontestabile rilevanza sociale e di diffusa applicazione pratica, nel corso del XX secolo la dissolubilità del vincolo matrimoniale ha costituito uno dei principali terreni di scontro politico e culturale. La legge n. 898/1970, confermata con il referendum popolare del 1974, introdusse per la prima volta il divorzio nell’ordinamento italiano. Il maggior numero dei procedimenti di divorzio costituisce il “secondo tempo” di una sequenza giudiziaria che ha inizio con la separazione dei coniugi. La versione originaria della legge imponeva il decorso di un periodo di tempo non inferiore a cinque anni dalla separazione, poi ridotti a tre nel 1987. L’ulteriore accorciamento del “periodo finestra” ha di recente acceso un vivace dibattito, che ha visto contrapporsi i sostenitori della riforma, ritenuta necessaria per adeguare la norma ai mutamenti sociali e alle richieste dei cittadini, e coloro i quali affermano che l’abbreviazione dei termini indebolisce il vincolo matrimoniale e priva di fondamento la famiglia.