I telefoni cellulari sono nocivi per la salute
FAVOREVOLE O CONTRARIO?
I sostenitori della nocività dei cellulari fanno riferimento alle radiazioni di radiofrequenza emesse dai telefonini che genererebbero alterazioni del funzionamento della vita cellulare, favorendo lo sviluppo di tumori, in particolare al cervello. Il rischio sarebbe maggiore per l’utilizzo prolungato e per i bambini. Chi invece ritiene che la radiazione emessa dai telefoni cellulari non abbia sufficiente energia per danneggiare le nostre cellule sostiene che non vi siano prove della nocività dei cellulari né del rapporto causa-effetto tra campi elettromagnetici e cancro: nessun effetto nocivo è stato confermato nell’esposizione a lungo termine, pur essendo necessario continuare il monitoraggio. Le radiazioni elettromagnetiche provenienti dai telefoni cellulari potrebbero influenzare lo sviluppo del liquido seminale maschile e compromettere la capacità riproduttiva, ma secondo alcuni gli studi effettuati danno risultati contrastanti ed il rischio non è confermato. Da più parti si sostiene altresì che la pericolosità dei cellulari viene sottovalutata, non c’è una normativa adeguata e la maggior parte degli studi sui danni causati dalle onde elettromagnetiche sono finanziati dagli stessi produttori di telefonini e dalle compagnie telefoniche. Ma i conflitti di interesse riguardano anche gli scienziati, i governi i mass media e gli utilizzatori dei telefonini. I cellulari non vengono sottoposti ai test tipici dei prodotti che possono avere controindicazioni prima del lancio sul mercato.
IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:
“I cellulari sono pericolosi”, si denuncia da un lato, dall’altro si afferma che le radiazioni dei cellulari non abbiano sufficiente energia per danneggiare le cellule. Ci sono, poi, gli studi sui danni causati dalle onde elettromagnetiche finanziati dagli stessi produttori di telefonini e dalle compagnie telefoniche; conflitti di interesse che riguardano anche studiosi, mass media e utilizzatori.
Gli studi sui danni causati cellulari sono finanziati dai produttori e dalle compagnie telefoniche, dunque sottostimano i rischi. I conflitti d’interesse riguardano anche scienziati, governi e utenti, abituati a utilizzare i cellulari; questi non sono mai stati sottoposti ai test utilizzati per i prodotti che possono avere controindicazioni: siamo noi i tester di questo esperimento industriale.
Le radiazioni elettromagnetiche provenienti dai telefoni cellulari, soprattutto se tenuti nelle tasche de pantaloni, possono influire negativamente sulla funzionalità dello sperma. Le radiazioni elettromagnetiche emesse dai cellulari possono provocare lesioni al DNA, causate da stress ossidativi del liquido seminale maschile e compromettere la capacità riproduttiva.
Gli studi che legano la riduzione della fertilità maschile e l’uso dei cellulari danno risultati contrastanti. Le osservazioni a riguardo provengono da studi effettuati in laboratorio o su animali, non sull’uomo, per cui non dimostrano effetti reali. Non esistono dati clinici che evidenzino rapporti di causa-effetto tra un normale utilizzo dei telefoni e lo sviluppo di infertilità maschile.
I cellulari sono più pericolosi del fumo e dell’amianto e il rischio è sottovalutato. Secondo studi epidemiologici, generano alterazioni nel funzionamento della vita cellulare e nel metabolismo e favoriscono lo sviluppo di tumori, soprattutto nei bambini. In Italia non c’è una normativa adeguata, sebbene una sentenza della Cassazione ha riconosciuto un legame tra l’uso del cellulare e il cancro.
I soli effetti avversi delle onde a radiofrequenza sono termici e richiedono esposizioni superiori a quelle dei cellulari. La radiazione dei cellulari non ha sufficiente energia per danneggiare le cellule e non vi sono prove sulla loro cancerogenicità. Nessun effetto nocivo è stato confermato, anche se esistono poche informazioni ed è necessario continuare il monitoraggio.
I rischi associati ai cellulari sono nascosti dai conflitti di interesse
Benché l’uso dei cellulari sia rischioso per la salute, gli studi sui danni causati dalle onde elettromagnetiche sono finanziati dagli stessi produttori di telefonini e dalle compagnie telefoniche, dunque sottostimano il rischio. I conflitti di interesse riguardano non solo le compagnie telefoniche ma anche gli scienziati, secondo cui le radiazioni non ionizzanti non possono costituire un pericolo dal punto di vista biologico, i governi, che non rischiano di far perdere valore all'industria più redditizia del pianeta e gli utenti stessi, abituati ad utilizzare costantemente il telefono cellulare e dunque portati a far tacere i pareri negativi in favore di quelli positivi. Nella storia dell'umanità non è mai capitato che l'uomo tenesse così vicino a sé un oggetto potenzialmente nocivo e i cellulari non sono mai stati sottoposti ai test utilizzati per i prodotti che possono avere controindicazioni, come i farmaci, prima del lancio sul mercato. Siamo noi i tester di questo esperimento industriale: mettere i cellulari sul mercato è stato un grande esperimento, ancora in corso.
Le radiazioni emesse dai cellulari causano infertilità maschile
Le radiazioni elettromagnetiche provenienti dai telefoni cellulari possono influire negativamente sullo sviluppo e la funzionalità dello sperma. Ciò potrebbe spiegare come mai circa il 14% delle coppie nei paesi a reddito medio-alto abbia problemi a concepire anche a causa del peggioramento della qualità dello sperma che si registra in alcune aree. L'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche legate al portare i cellulari nelle tasche dei pantaloni influenza negativamente la qualità dello sperma. Ciò potrebbe essere particolarmente importante per gli uomini che sono già al limite della sterilità, ma sono necessarie ulteriori ricerche. In particolare, le radiazioni elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari possono provocare lesioni al DNA, causate da stress ossidativi, del liquido seminale maschile e compromettere la capacità riproduttiva. Il problema esiste non solo quando si telefona, ma anche quando il telefono è in “stand by” perché sempre attivo nel ricercare la rete e collegarsi. Il consiglio degli scienziati è che gli uomini dovrebbero evitare di portare il telefono cellulare in zone vicine ai genitali, e dovrebbero tenerlo lontano dal contatto fisico.
Gli studi riguardo il collegamento tra riduzione della fertilità maschile ed uso dei telefoni cellulari danno risultati contrastanti ed il rischio non è confermato. Molte delle osservazioni in proposito derivano perlopiù da studi effettuati in laboratorio o su animali e non sull’uomo, per cui non dimostrano effetti reali. Non esistono, dunque, dati clinici che evidenzino rapporti diretti di causa-effetto tra un normale utilizzo dei telefoni cellulari e lo sviluppo di infertilità maschile o di altri danni riproduttivi.
L’utilizzo dei cellulari causa danni alla salute e in particolare può causare il cancro
I cellulari sono più pericolosi per la salute del fumo e dell’amianto. Generano alterazioni dei sistemi alla base del funzionamento della vita cellulare, favoriscono lo sviluppo di alcuni tipi di tumore, in particolare al cervello, alterazioni del metabolismo, della sopravvivenza cellulare, della regolazione genica ed influenzano gli enzimi del metabolismo cellulare. Chi li ha utilizzati per dieci anni o più può avere un rischio doppio di sviluppare un cancro al cervello. Studi epidemiologici dimostrano un rischio più elevato di tumori cerebrali in chi ne fa uso ed il rischio è maggiore per i bambini. Si consiglia di ridurne al massimo l’utilizzo; l’uso abituale dell’auricolare e il vivavoce riducono il rischio e quando è acceso, meglio tenere il cellulare lontano dal corpo. Il rischio viene sottovalutato, l’informazione in merito è scarsa. In Italia, benché nessun altro prodotto sia altrettanto diffuso, non c’è una normativa adeguata, sebbene una sentenza della Cassazione ha riconosciuto un legame di concausalità tra un forte uso del cellulare e il cancro.
I soli effetti sanitari avversi delle onde a radiofrequenza sono termici e richiedono esposizioni nettamente superiori a quelle dei cellulari; le variazioni di temperatura all’interno del cervello sono praticamente non rilevabili. La radiazione dei cellulari non ha sufficiente energia per danneggiare le nostre cellule e non vi sono prove scientifiche né sulla nocività dei cellulari né sul rapporto causa-effetto tra campi elettromagnetici e cancro; gli unici effetti riscontrati sono poco gravi e rimediabili. Gli studi su roditori non indicano effetti cancerogeni ai livelli di esposizione rilevanti per l’uomo. Gli studi epidemiologici su tumori intracranici non hanno evidenziato alcun aumento del rischio negli utilizzatori di telefonini né incrementi del rischio all’aumentare degli anni trascorsi dall’inizio dell’uso, del numero totale di chiamate effettuate o delle ore totali d’uso. Per l’esposizione a lungo termine nessun effetto nocivo è stato confermato ma esistono poche informazioni ed è necessario continuare il monitoraggio. Per l’IARC i campi elettromagnetici sono cancerogeni di gruppo 2B: possibili cancerogeni, cioè né certi né probabili.