Nr. 289
Pubblicato il 06/06/2024

Autonomia differenziata

FAVOREVOLE O CONTRARIO?

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario è stato presentato dalla Lega, a firma del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Si tratta di una legge puramente procedurale per attuare la riforma del Titolo V della Costituzione, introdotta nel 2001. Il documento, composto da 11 articoli, stabilisce le procedure legislative e amministrative per l'applicazione del terzo comma dell'articolo 116 della Costituzione, in particolare definendo le intese tra lo Stato e le Regioni che richiedono l'autonomia differenziata in 23 settori specifici.


IL DIBATTITO IN 2 MINUTI:

01 - L’autonomia differenziata distruggerà il Sistema sanitario nazionale creando una frattura tra il Nord e il Sud del Paese

Se approvata, l'autonomia differenziata porterà a una disparità inevitabile di trattamento dei cittadini in materia di diritto alla salute.

Il provvedimento non mette in discussione il diritto alla salute. Al contrario, rappresenta un’opportunità per le Regioni.

02 - L’autonomia differenziata non è contro il principio di unità nazionale e non creerà fratture tra Nord e Sud

L'autonomia differenziata rappresenta una grande occasione per il Paese; risolverà sia le questioni settentrionali si quelle meridionali.

Secondo l'opposizione, l'autonomia differenziata creerà una frattura tra cittadini di serie A e di serie B, con il Meridione che si troverà in difficoltà in diversi settori.

 
01

L’autonomia differenziata distruggerà il Sistema sanitario nazionale creando una frattura tra il Nord e il Sud del Paese

FAVOREVOLE

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha difeso la riforma sull’autonomia differenziata, sostenendo che il provvedimento non mette in discussione il diritto alla salute. Al contrario, secondo il ministro l’autonomia rappresenta un’opportunità per le Regioni. Il deputato della Lega Fabrizio Cecchetti, in un intervento alla Camera, ha parlato della riforma dell’autonomia differenziata, respingendo le accuse dell’opposizione sui presunti effetti negativi delle nuove norme sul sistema sanitario. Anche per Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, la riforma sull’autonomia differenziata rappresenta un’opportunità per migliorare il sistema sanitario su tutto il territorio nazionale.

CONTRARIO

Marina Sereni, responsabile del Pd per la Salute, è certa che la riforma, se approvata, porterà a una disparità inevitabile di trattamento dei cittadini in materia di diritto alla salute. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha illustrato i risultati del report L’autonomia differenziata in sanità, definendo la misura pericolosa in quanto porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno e distruggerà il Sistema sanitario nazionale. Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ha riportato i dati dello studio effettuato da Gimbe, che a suo dire rappresenterebbero “la pietra tombale sul progetto della Lega”. Anche il sindacato di medici e dirigenti sanitari italiani Anaao Assomed mette in guardia dai rischi della riforma sull’autonomia differenziata.

 
02

L’autonomia differenziata non è contro il principio di unità nazionale e non creerà fratture tra Nord e Sud

FAVOREVOLE

Secondo il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, primo firmatario del disegno di legge, l’autonomia differenziata risolverà le questioni settentrionali e meridionali. Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha sostenuto il disegno di legge sull’autonomia differenziata, che considera “un passo avanti per tutta l’Italia”. Per il governatore del Veneto, Luca Zaia, sono ingiustificate le critiche che parlano di secessione dei ricchi dai poveri. Al contrario, l’autonomia, secondo Zaia, rappresenta una grande occasione per il Paese. Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, considera falsa e fuorviante la narrazione secondo la quale il Sud sia contrario all’autonomia differenziata e crede invece che questa riforma rappresenti una importante opportunità per il Mezzogiorno, che potrà contare su una gestione più vicina al territorio.

CONTRARIO

I partiti di opposizione hanno fatto fronte comune contro il disegno di legge sull’autonomia differenziata. A guidare il campo largo contro l’autonomia c’è il Partito Democratico. Secondo la segretaria Elly Schlein, la misura del governo produrrà di fatto una frattura tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, con il Meridione che si troverà in difficoltà in diversi settori fondamentali per i diritti, come la salute, l’istruzione e i trasporti pubblici. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha fortemente criticato la riforma sull’autonomia, denunciando uno scambio di favori tra i partiti di governo: il premierato per FdI, l’autonomia per la Lega e la giustizia per Forza Italia. Anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ritiene quella del governo una scelta sbagliata, che indebolisce un Paese già abbastanza diviso e frantumato, penalizzando non soltanto le regioni del Sud. Secondo l’ex presidente della Consulta Ugo De Siervo, il provvedimento rappresenta “una riforma parziale e impugnabile davanti alla Corte”.

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